Bari, il punto: ritrovato ottimismo in attacco

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Il calciomercato italiano è chiuso e, salvo colpi di scena, fino a gennaio il Bari dovrebbe restare così com’è. Ma, appunto, com’è questo Bari? Per Angelozzi è una squadra più omogenea di quella dell’anno scorso e i risultati sembrano dagli ragione. Due vittorie su due, bel gioco, cinque gol fatti, due subiti: le prime due partite di campionato sono state decisamente confortanti per Torrente. Noi, in attesa che il campionato dia indicazioni più significative, abbiamo sottoposto ai raggi X la rosa biancorossa. Ecco il risultato delle analisi.

IN PORTA – Lamanna ni, Lamanna sì, Lamanna no, Lamanna forse, Lamanna sì. É stato questo il tormentone che ha accompagnato l’estate biancorossa. Poi, alla fine il portiere comasco è rimasto. Affarone per i galletti, che si ritrovano uno dei portieri più affidabili e di prospetiva della Serie B. Rispetto alla passata stagione cambiano i vice: il rumeno Pena e Pentimone sostituiscono Koprivec e Perina.

DIFESA – Nuovo modulo per Torrente, che quest’anno, salvo ripensamenti, utilizzerà il 3-4-3. Esperimento sin qui riuscito? Per il momento sì, anche se il gol subito contro l’Ascoli dimostra che certe situazioni di gioco devono essere lette meglio dalla difesa barese. Anyway, i tre titolari saranno con tutta probabilità Ceppitelli, Claiton e Polenta, che però han giocato in linea davanti a Lamanna solo nel secondo tempo contro marchigiani. Giudizio sui tre? Ottimo. Ceppitelli, al di là dei due gol fatti, è un giocatore di sicuro avvenire, il brasiliano ha qualità ed esperienza, Polenta non è certo andato alle Olimpiadi con l’Uruguay per sbaglio. Insomma, questi qui son bravi davvero. Rincalzi? Ci sono Borghese, che pare procedere a passo di gambero nelle gerarchie del mister, e Altobello, bene con il Cittadella, ma da rivedere contro avversari più ostici. Forse un centrale in più sarebbe servito, ma la lacuna non è poi così grave.

CENTROCAMPO – De Falco, Filkor, Aprile: con gli ultimi tre acquisti il ds Guido Angelozzi ha messo a posto il centrocampo barese. Sulla fascia destra Sabelli, bene sin qui, pare in vantaggio sul macedone Ristovsky, a sinistra ballottaggio AprileDefendi, con quest’ultimo, rigenerato dal nuovo modulo, in grado di disimpegnarsi anche sulla fascia opposta. In mezzo il regista è Bellomo e l’aiuto regista Romizi. A dicembre tornerà a disposizione pure De Falco, e Torrente sa quanto potrà essere prezioso il suo contributo. Nel frattempo, Filkor, Rivaldo e Sciaudone tenteranno di scippare un posto ai due centrocampisti centrali titolari. Impresa non facile. In definitiva, centrocampo folto e di buonissima qualità, anche se un altro mancino puro avrebbe fatto comodo, visto che Defendi, pur adattabile sulla fascia sinistra, resta un destro naturale.

ATTACCO – L’anno scorso il reparto avanzato era il tallone d’Achille del Bari. Quest’anno le cose dovrebbero andare meglio. É vero, Forestieri e Stoian son partiti, ma Iunco è attaccante incisivo e fantasioso, Albadoro pare rigenerato, Galano scalpita e contro l’Ascoli ha dimostrato ancora una volta di avere nel proprio repertorio una lecca terrificante. Al centro la boa resta Ciccio Caputo, che quando gioca vicino alla porta è sempre pericoloso. Suo vice naturale dovrebbe essere Grandolfo. E poi? Poi ci sono i due baby, Partipilo e Fedato, ma soprattutto Ghezzal che, dovesse restare, potrebbe dare al reparto avanzato biancorosso un contributo mica da ridere. Insomma, anche in attacco questo Bari proprio malaccio non è.

[Diego Fiore – Fonte: www.tuttobari.com]