Bari, Nicola: “Dobbiamo ammettere che al momento lo Spezia è a un livello diverso dal nostro”

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Le parole del tecnico biancorosso a fine partita

BARI – Per la prima volta Davide Nicola si è sbottonato. Chiedendo rinforzi, ammettendo quindi i limiti della rosa, accennando senza troppi pudori all’obiettivo playoff. Insomma, il pesante 0-3 casalingo ha fatto sì che nella testa del mister suonasse il primo, grande campanello d’allarme. Prima però il tecnico ha analizzato, con grande equilibrio, la gara: “Credo che qua ci siano i mezzi, nella società, nello staff tecnico e nella rosa, per fare bene un certo tipo di calcio. Lo Spezia ha segnato tre gol capitalizzando al massimo le occasioni, quindi dobbiamo ammettere che al momento sono a un livello diverso dal nostro. In questo momento inizia la parte più interessante del campionato. Ho visto oggi le potenzialità per diventare una squadra capace di fare ottime cose: c’è il gioco, c’è la mentalità. Sul 2-0 era giusto mollare gli ormeggi e rischiare lanciandoci in avanti, ma non è andata bene”.

Il mister ha quindi parlato del momento nerissimo del capitano: Caputo poco sereno a causa dei fischi? I tifosi devono sentirsi liberi di fare quello che vogliono, senza di loro non saremmo niente. Parliamo di un giocatore da doppia cifra, con un senso di appartenenza spiccato, ma purtroppo sente il peso dei sogni degli altri”. Quindi l’analisi su altri galletti: Possiamo fare un girone di ritorno importante. Il 3-0 di oggi? Si impara dalle sconfitte, non dalle vittorie. Resto convinto che stiamo facendo un buon percorso. Era l’ultima chance per Stevanovic? Io pretendo certe cose, sono in parte soddisfatto dalla sua prova ma dopo l’espulsione ho pensato che fosse giusto toglierlo per non sfilacciare la squadra. Sciaudone? Ho voluto farlo rifiatare, aveva bisogno di riposo. Minala? Gioca con voglia, veemenza, non dimentichiamoci che è un ’96: difficile scendere in campo in modo aggressivo ma con i tacchi a spillo come spesso si richiede nel calcio di oggi”.

Infine il punto sul mercato che sarà: “Il parco attaccanti deve avere certi numeri se vuoi ambire a determinati obiettivi, altrimenti si fa fatica. Cosa serve a questo Bari? Devono aumentare le nostre potenzialità. Voglio uomini abili di testa, nell’uno contro uno, nei calci da fermo. Questa squadra è stata costruita per giocare in un modo, ma per me non può giocare in quella maniera là. Abbiamo bisogno di rinforzi, non voglio prendere in giro nessuno. La prestazione non basta, serve che si trasformi quanto concretizzato, servono giocatori che ci diano i punti che meritiamo in proporzione alla mole di gioco prodotta. Così non siamo competitivi per ambire ai playoff. Sì, servono attaccanti per l’attacco anche se mi fido di Caputo“.

[Diego Fiore – Fonte: www.tuttobari.com]