Bari: un anno dopo tutto da rifare

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Serie B logoIn estrema sintesi potremmo dire che del “progetto” di Paparesta partito circa un anno fa è rimasto solo Paparesta. Con l’addio di Antonelli (che solo il 22 giugno dichiaravaspericolatamente ai nostri microfoni che, alla luce della “perfetta sintonia con il presidente”, ci fossero “tutti i presupposti per rimanere”), infatti, è saltato l’ultimo membro del triumvirato che prevedeva Devis Mangia sulla panchina e Andrea Innocenti al timone del settore giovanile (e di cui Antonio Di Gennaro è stato transitoriamente club manager: saltato pure lui).

Un anno dopo tutto da rifare. Più che la mancata promozione (che, al netto dei mirabolanti proclami, era impresa complicata) è questa falsa partenza sul piano della gestione delle risorse umane il dato più negativo del primo anno del nuovo corso. Si riparte da zero, insomma. Da zero o quasi. Avuto il definitivo placet presidenziale, il governo di Zamfircontinua a tacere. Intanto Nicola aspetta e spera, dopo aver avuto in regalo Gemiti eGentsoglu, due elementi piuttosto marginali del suo Livorno che fu. Con queste premesse onestamente non c’è molto di cui festeggiare. Ovviamente siamo solo ai primi di luglio, e tempo per costruire le fondamenta del nuovo Bari ce n’è ancora, ma occhio a non scialare l’obiettivo vantaggio che i galletti hanno accumulato nei confronti di molti dei propri (probabili) futuri avversari, impelagati tra turbolenze societarie, default in agguato e scandali autocertificati.

L’apprendistato insomma è finito per tutti. Per Paparesta, per Nicola, per Zamfir. Quanto alla squadra, tra prestiti rientrati alla base, comproprietà risolte in maniera imprevedibile e cessioni ormai alle porte, del Bari affidato l’estate scorsa a mister Mangia poco o nulla resterà. L’attuale allenatore dei galletti avrebbe voluto tutto e subito per rilanciare le proprie ambizioni di riscatto: avrà invece, nel primo giorno di ritiro, una rosa corta, precaria e male assortita. Se Atene piange, però, Sparta non ride. Anche questo, e perdonate il cinismo, è motivo di speranza per i biancorossi, che bene o male sanno almeno in che campionato giocheranno. In tempi duri come questi, non è poi così scontato. Va’ a vedere che con qualche acquisto azzeccato e un po’ di fortuna si riesce anche a fare una stagione gagliarda.

[Diego Fiore -Fonte: www.tuttobari.com]