Big Mac, Kiko e lo spirito inglese di non mollare mai

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Dobbiamo essere sinceri, quest’anno ci sono stati vari motivi e diverse occasioni per non essere pienamente in accordo con le scelte societarie e tecniche. Le strategie di mercato portate avanti durante lo scorso mercato estivo ritenute non all’altezza in vista dei preliminari di Champions, che avrebbero dovuti essere affrontati senza la necessità di dover realizzare un’epica impresa a Marassi per approdare alla fase a gironi, la telenovela relativa al contratto di Ziegler, la gestione dell’Europa League, il caso Cassano, l’inaspettata partenza di Gasparin, la cessione di Marilungo dopo che era stata ribadita la politica di valorizzazione dei giovani.

Ci può stare tutto e il contrario di tutto, ma l’acquisto a titolo definitivo di Maccarone dal Palermo è assai significativo. Ripetendo l’ottimo precedente risalente all’immediato arrivo di Storari dopo l’infortunio subito da Castellazzi nella passata stagione, la Sampdoria, dinanzi agli improvvisi stop di Pazzini e Pozzi, non è stata a guardare. Qualche critico può pensare a qualche precedente mercato di gennaio basato sull’immobilismo, o su operazioni difficili da decifrare in ottica rafforzamento e quindi non si sarebbe sorpreso se fosse nuovamente capitato, qualcun altro può affermare che la società non avrebbe potuto restare con le mani in mano dopo aver già ceduto Cassano e Marilungo, rimpiazzati fino a quel momento soltanto con l’arrivo del promettente Macheda con la formula del prestito, oppure ci sarà già chi vede nell’arrivo a titolo definitivo di Big Mac un possibile segnale della presunta cessione di Pazzini nel breve, o lungo termine.

A gennaio eravamo e siamo tuttora attesi da un ciclo terribile, che appariva pronto a farci a pezzi dopo il secco e immeritato 3-0 subito a Palermo. La vittoria in rimonta contro la Roma, la sconfitta rimediata soltanto nel finale all’Olimpico contro la Lazio, l’impresa compiuta in Coppa Italia contro l’Udinese e la battaglia a Marassi con la Juventus hanno testimoniato che la Sampdoria, nonostante fatichi a trovare una continuità di gioco e non abbia trovato un degno sostituto di Cassano nel ruolo di fantasista, non molla mai, è un gruppo coeso e può giocarsela con tutti, proprio con tutti nella singola partita. Soprattutto per quest’ultima ragione, assieme alla grave emergenza offensiva e all’importanza acquisita dalla Coppa Italia dopo le amare parentesi europee tra preliminari di Champions e girone di Europa League, la società ha dimostrato di esserci, cogliere al volo l’occasione, intervenire in una trattativa (Maccarone – Fiorentina) apparentemente destinata alla fumata bianca, fare tutto il possibile per provare a giocarsi domani la qualificazione contro la corazzata Milan.

Avrà anche 31 anni e non avrà mai militato in big del nostro calcio, ma Massimo Maccarone rappresenta un bomber d’esperienza di sicuro affidamento, con il fiuto del goal, probabilmente il miglior attaccante sul mercato nel nostro campionato. Era inseguito da mezza serie A, tante compagini erano disposte ad acquisirlo esclusivamente con la formula del prestito, la Sampdoria invece ci ha puntato davvero, con i fatti, investendo denaro fresco e portandoselo a casa a titolo definitivo. Con la speranza che possa essere già impiegato domani e la consapevolezza della piena affidabilità di Volta e Accardi nel pur non invidiabile compito di sostituire la premiata ditta Lucchini – Gastaldello, andremo in campo con il coltello tra i denti, sapendo che se vorremo proseguire l’avventura in Coppa Italia saremo chiamati all’ennesima impresa, ma, giocando con la sana cattiveria agonistica e il cuore dimostrati recentemente, tutto è possibile.

Dopo la sfida infrasettimanale con il Milan, ci attende la difficilissima trasferta contro il lanciato Napoli degli ex Mazzarri, Campagnaro e Maggio, il San Paolo è un campo che ultimamente ci ha regalato ben poche soddisfazioni. In attesa che Macheda prosegua il suo percorso di crescita, mi auguro, da amante del calcio inglese, che l’ex prodotto del vivaio laziale contribuisca, come 2 anni fa per la conquista della Premier League da parte dello United, a trasmettere la classica voglia di non mollare mai, di compiere rimonte e imprese incredibili, proprio tipiche dei campionati britannici, nei quali il pubblico esulta, carica la squadra, si esalta anche soltanto alla conquista di un corner, o ad un traversone dal fondo. In tale ottica prezioso può essere l’apporto di Maccarone, meglio noto come Big Mac, uno dei principali protagonisti delle pazzesche rimonte del Middlesbrough ai quarti e in semifinale di Coppa Uefa del 1996 contro Basilea e Steaua Bucarest.

Da parte nostra dobbiamo contribuire a rendere Marassi un autentico fortino, un campo difficile per qualsiasi avversario incitando a squarcia gola la squadra, a prescindere dai posizionamenti dei gruppi nello stadio e dalla lotta, peraltro condivisibile e giusta, contro il calcio moderno, e non facendo mai mancare il proprio apporto nemmeno in trasferta, dove invece ultimamente a parte la presenza dei gruppi di non tesserati, non supera invece le quaranta unità il numero dei tesserati al seguito, come ho potuto constatare con i miei occhi sia a Brescia, che a Roma.

Se resteremo una cosa sola, se ci toglieremo definitivamente il timore dei goal frequentemente presi nel finale e acquisiremo la consapevolezza dei propri mezzi senza mai dimenticarsi di tenere i piedi ben saldi per terra, allora qualche obiettivo potrà tornare alla nostra portata. L’Europa ora è lontana, ma c’è quasi tutto un girone da giocare. E poi c’è la Coppa Italia, un’alternativa da sfruttare fino in fondo. Ci aspettavano altre battaglie sportivamente parlando, facciamo trovare pronti e poi vada come vada, ma l’importante sarà esserci e uscire dal campo senza rimpianti. E se oltre al tempismo dimostrato con Maccarone, al fotofinish del mercato arrivasse anche quel pizzico di fantasia ancora assente al servizio delle punte, anche con la formula del prestito, allora centrare un obiettivo europeo potrebbe non essere più una chimera.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]