Bologna, Ag. Riverola: “Martì, nella scuola blaugrana, è uno dei talenti maggiormente visto e seguito”

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La scuola blaugrana è sicuramente una delle migliori realtà per far crescere un giovane calciatore ed è proprio dalla Cantera di Barcellona che nei prossimi giorni arriverà a Bologna Martì Riverola, giovane promettente classe 1991, di ruolo centrocampista. A descrivercelo è in esclusiva per noi il suo agente, Diego Tavano:

Signor Tavano, parliamo del suo assistito Riverola. Sappiamo che la settimana prossima sarà  a Bologna, come sta il ragazzo? Martì sta bene e non solo è pronto ma è anche eccitato da questa nuova avventura italiana. Non vede l’ora di venire e di conoscere l’ambiente, così da iniziare a lavorare per la stagione che arriverà.

Secondo Lei, un giovane di ventuno anni cresciuto nella migliore scuola calcistica europea, può incontrare delle difficoltà in un campionato particolare come quello italiano? Assolutamente sì, non è detto che arrivi e faccia subito la differenza. È un giocatore con determinate caratteristiche che in un certo tipo di contesto di gioco, possono essere rilevanti. Come detto, è cresciuto in una società molto importante quindi le qualità del giocatore sono indiscusse. Deve migliorare come qualsiasi giocatore di vent’anni però siamo sulla strada giusta e io ho scelto Bologna proprio perché è un ambiente tranquillo e a misura d’uomo. Sono sicuro che qui Riverola crescerà notevolmente.

Potrebbe questo giovane essere un predestinato come Pastore e Sanchez, conosciuti nel loro paese e poi esplosi in Italia? Beh, ci sono tanti di questi casi. Martì, nella scuola blaugrana, è uno dei talenti maggiormente visto e seguito: non a caso il Barcellona voleva rinnovargli il contratto.

Il Bologna però è riuscito a convincerlo a venire in Italia. Ci racconta com’è andata? La famiglia assieme a me ha deciso di sondare il terreno all’estero. Abbiamo valutato solo offerte importanti perché comunque il Barcellona aveva proposto a Martì un contratto più che discreto e si sa, c’è l’appeal della squadra più forte del mondo. Riverola è un ventenne appetibile per tante società ma chi è arrivato in modo più concreto e diretto sul giocatore è stato Roberto Zanzi; dopo si sono interessate anche Udinese e Napoli ma io avevo già stretto la mano al Dg rossoblu e ho portato avanti la trattativa con il Bologna. Siamo stati contenti, anche perché la società felsinea è stata tempestiva e molto seria nel condurre questa trattativa.

Che tipo di contratto legherà Riverola al club rossoblu? Il ragazzo ha firmato per quattro anni: a conti fatti il Barcellona riceverà nell’operazione 450mila euro come indennizzo Uefa e non sono previste clausole rescissorie.

Centrocampista importante per il Barca B, ha esordito in Champions League con la prima squadra del Barcellona nella gara vinta ai danni del Bate Borisov per 4 a 0: probabilmente il sogno di tanti ragazzi che vivono di calcio. Cosa lo ha spinto a scegliere Bologna? Lui si è affidato moltissimo a me quando c’è stato da scegliere perché la situazione italiana non è che la conoscesse in modo particolare, a parte ovviamente le squadre. Io l’ho spinto ad accettare questa situazione perché considero Bologna un ambiente ideale per far crescere i giovani. Martì ha un curriculum che vanta sei mesi di serie A in Olanda molto importanti per lui e comunque degli anni a Barcellona dove ha fatto anche presenze in prima squadra e che l’hanno formato come giocatore. E’ normale che ci sarà da crescere, soprattutto se si cambia situazione di gioco e nazione: l’Italia è differente dalla Spagna.

A questo proposito, i ragazzi delle società italiane che militano nel campionato Primavera fanno sempre più fatica a raggiungere la prima squadra. Di cosa c’è bisogno per lanciare i giovani in questo panorama calcistico? La tendenza un pochino è cambiata perché prima non ci si affidava per niente ai giovani ma con la Spagna non c’è proprio paragone. Sono di ritorno da Barcellona dove sono andato a vedere una partita di campionato di serie B, proprio Barcellona contro Las Palmas: Riverola ha giocato e salutato il suo pubblico. Quel campionato spagnolo è di grandissima qualità, non come la nostra serie B dove è difficile fare la differenza: quest’anno ci sono riusciti Zeman e un po’ il Sassuolo. I contesti sono completamente diversi, i giovani lì crescono e diventano già giocatori: è molto meglio delle nostre Primavera dove tanti calciatori si misurano con altri che magari non sono pronti.

Tornando a parlare di Riverola: ci può descrivere le sue principali caratteristiche? A chi potrebbe assomigliare, facendo un paragone? Per me, è un mix tra Pirlo e Aquilani. E’ un giocatore dotato di grandissima intelligenza nella visione di gioco e anche nel farsi trovare smarcato tra le linee: è un po’ una caratteristica di chi è cresciuto nel mondo di Barcellona. Ha un gioco molto pulito, passaggi sempre precisi ed è bravo anche in profondità. I margini di crescita per lui sono enormi, è giovane ma comunque si farà trovare disponibile da subito: non è che “forse” giocherà a Bologna, io mi auguro che giochi davvero perché è pronto. La realtà italiana è sicuramente diversa da quella che ha vissuto finora: gli ho dato dei consigli, li sta seguendo ed è per questo che non vede l’ora di arrivare.

Sono tanti i titolari che il Bologna potrebbe perdere quest’estate. Dopo l’addio di Di Vaio e la scelta di Raggi di andare all’estero, dovrebbe salutare la città anche Mudingayi. Se il modulo del Bologna cambiasse di nuovo, potrebbe Riverola essere un degno sostituto del belga nei titolari? Martì è un giocatore completamente diverso da Gaby ma mi aspetto che Pioli cambi qualcosa a livello di modulo di gioco, a seconda del mercato. Penso che l’allenatore del Bologna sia uno dei migliori in circolazione, quindi sarà così intelligente da capire gli uomini che ha a disposizione per poi plasmare il suo modello di gioco. Con Diamanti e Ramirez, è giusto avere due interdittori alle spalle come Perez e Mudingayi: se però qualcosa cambia, se qualcuno quest’estate viene venduto, penso proprio che le scelte saranno diverse. Riverola è un calciatore che può giocare sia davanti alla difesa come intermediario di centrocampo, sia dietro alle punte se fosse previsto un modulo con due uomini in attacco. E’ abbastanza duttile nei ruoli di centrocampo, quindi aspettiamo di vedere quali saranno le scelte del tecnico.

Allenatore che come dice anche Lei, ha dimostrato quest’anno di essere molto preparato e a cui va il merito di questa salvezza. Qual è la sua opinione sul campionato appena concluso del Bologna? E’ stato un campionato eccellente: la squadra ha fatto benissimo soprattutto nell’ultima parte di stagione dove ci sono stati svariati risultati molto positivi. Penso che bisogna essere molto contenti perché il lavoro dell’allenatore e della società è stato un lavoro importante. Mi permetto di dire che è anche bella questa cosa che i dirigenti rossoblu stanno puntando su qualche giovane dal futuro importante, solo così una società può crescere.

Riverola è molto amico di Carles Planas, terzino del Barcellona B. Più volte il suo nome è stato accostato a quello della società felsinea, esiste ancora l’interesse del Bologna? Loro due sono grandi amici, c’è stata una trattativa ma è saltata quindi non ci sono possibilità di vedere Planas qui. Non è un mio giocatore, altrimenti sarebbe già a Bologna, e il suo agente lo sta indirizzando in situazioni diverse.

Suo assistito è però Pablo Zeballos, calciatore paraguiano classe 1986 e attaccante dell’Olimpia Asunciòn. Che giocatore è? Zeballos è l’attaccante che potrebbe sostituire degnamente Marco Di Vaio. E’ un giocatore molto simile a lui come caratteristiche, poi è molto bravo nei calci piazzati e per questo è un giocatore veramente completo. E’ del Paraguay ed ha lo status di extracomunitario, questo rallenta un pochino la trattativa ma avendo i nonni spagnoli c’è la possibilità di farlo diventare comunitario. E’ un giocatore sul quale punterei: ha 25 anni e 150 gol all’attivo.

Esiste un interesse reale del Bologna? L’ho proposto a Zanzi e lui lo conosce, il feedback è stato positivo. Nei prossimi giorni sarò a Bologna per far vedere alla società un altro giocatore spagnolo classe 1994 molto interessante e parleremo anche di Zeballos. Intanto, la settimana prossima spero di venire in città con Riverola: è un ragazzo molto disponibile e discreto, nonostante venga da una squadra tra le più importanti al mondo.

[Greta De Cupertinis – Fonte: www.zerocinquantuno.it]