Bologna, Agliardi: “E’ la serenità che fa la differenza”

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Quando il portiere è il migliore in campo c’è solo un motivo: la squadra sta giocando male’: frase di fatto, detto popolare ma quello che di sicuro sappiamo è che qui a Bologna, una settimana fa, Federico Agliardi ha fatto tutto il possibile per non uscire dal campo di Udine ancora più umiliati di quanto già eravamo. E’ passato poco tempo ma già è cambiato molto, il tutto partendo dal nuovo allenatore Stefano Pioli e di cui il secondo portiere rossoblu parla bene in conferenza stampa: “Il mister è tranquillo, lui e Bisoli hanno metodi differenti di allenare e noi stiamo cercando di ascoltarlo e assimilare il prima possibile le nuove direttive.

Questa contro il Novara è una partita fondamentale, dobbiamo cercare di portare a casa punti perchè è da troppo tempo che mancano: abbiamo voglia di riscatto, a nessuno va giù questa situazione, vogliamo muovere la classifica. Sarebbe stato meglio giocare domenica, abbiamo tutti una nuova chance”. Fare punti è la richiesta di tutti, ma come?: “Dobbiamo affrontare la gara con ottimismo, da inizio stagione siamo scesi in campo con la voglia di fare bene e carichi di lavoro.

E’ chiaro che quando i risultati non arrivano, tutto diventa più difficile. Ma il gruppo è positivo”. Federico Agliardi è tornato a far di parte di una squadra di serie A dopo sette anni e l’anno scorso con il Padova ha affrontato in serie B il neopromosso Novara: “Ho giocato solo la prima partita d’andata ma in casa e quindi non sul sintetico: allenamenti ne ho già fatti su questo tipo di campo e a me non dispiace. Non cambia moltissimo, è più lineare e pulito, privilegia i giocatori tecnici e con la pioggia la palla acquista velocità. Il Novara sono anni che gioca con lo stesso allenatore, tre che gioca sullo stesso campo, palleggiano molto e sono uniti. E’ un avversario di rispetto che bisogna affrontare con umiltà e spavalderia”. E’ già un leader dello spogliatoio Agliardi e ora è anche titolare, visto il brutto infortunio subito da Gillet nella gara contro l’Inter: “Ho sempre messo a disposizione le mie qualità, questa è per me una piazza nuova dove mi sono calato fin da subito, facendomi trovare pronto al momento opportuno. Il ruolo del portiere è anche questo ma è importante cercare di dare continuità: io cerco di sfruttare la mia occasione, e do’ sempre il massimo in allenamento. Ora come ora non conta niente quello che è stato il passato: bisogna proiettarsi solo sul futuro”. Il calcio corre veloce, lo conferma anche Agliardi: “I momenti belli o brutti in questo sport non te li puoi godere: io vivo alla giornata, non faccio conti, l’unica cosa da fare sono i punti con la squadra. E’ la serenità che fa la differenza”.

Il tecnico Pioli ha portato con sè tutto il suo staff, cambiando così anche l’allenatore dei portieri, al posto di Franco Paleari c’è ora Graziano Vinti: “Le loro impostazioni di lavoro sono diverse ma entrambi sono attenti a ogni piccola cosa: Paleari mi dava tranquillità, Vinti mi stimola. Con il primo mi sono trovato molto bene ma anche con il secondo mi sto adattando, prendo qualcosa da ognuno”. Oltre a non subire gol, l’obiettivo per una squadra è anche segnare: “Dobbiamo essere tutti coinvolti, prendere gol non è una bella cosa così come non farne. E’ indubbio che bisogna migliorare e su questo il mister sta lavorando bene”. Nel Padova, il portierone ha giocato con due compagni di squadra attuali, Vantaggiato e Crespo che finora non sono stati visti in partita: “Vantaggiato è un ragazzo d’oro, generoso e dalle grandi potenzialità, deve convincersi di questo e mettersi in discussione come tutti.

Crespo l’anno scorso ha fatto un ottimo campionato ma qui è stato vittima di problemi fisici, ha voglia di emergere e per questo si impegna”. Agliardi ha un pensiero poi per Gillet: “Gli faccio un grosso in bocca al lupo, non se lo merita. Mi è dispiaciuto tantissimo vederlo in barella, non è mai bello infortunarsi. Io per primo so cosa vol dire, a febbraio ho subito una brutta botta al viso ed è per questo che ho l’apparecchio ausiliare e porto il paradenti quando gioco”. Un’altra curiosità riguarda lo studio, perché il portiere rossoblu è una matricola di Economia all’Università di Bologna: “Studio online, nasce da una passione e poi mi aiuta a staccare un po'”.

[Greta De Cupertinis Fonte: www.zerocinquantuno.it]