Bologna, il punto di Walter Fuochi: “Si può essere ottimisti”

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Archiviata la parentesi Zanetti, domani a livello societario è previsto un aumento di capitale. La parola d’ordine è che il progetto continua anche senza mister Segafredo: acque veramente tranquille, dunque, ora a Casteldebole? Tranquille mai, come è costume a Bologna. Però mi ha personalmente ben colpito la riconferma dello schema originale del salvataggio, anche senza Zanetti. Ossia con un azionista di più peso (e dunque di riferimento) che verrà nominato presidente e avrà ampi poteri decisionali, insieme all’amministratore delegato di sua fiducia. Credo che nel calcio serva una catena decisionale molto corta, e mi spaventavano un po’ le possibili derive assembleari che la società poteva prendere, allineato questo vertice che continua a sembrarmi decisamente sovraffollato. Consorte a Rete 7 l’altra sera è stato molto chiaro e ora dovrà solo far seguire i fatti alle parole: si va avanti con l’idea iniziale, e magari con la speranza di trovare due soggetti più graditi a soci e tifosi di quanto non fossero Zanetti e Baraldi. Comanderanno in due, l’area tecnica sarà pertinenza di Longo, l’area societaria di Pedrelli. Mi pare un buon assetto, almeno in teoria. Restano da vedere gli uomini. E, naturalmente, come va la raccolta fondi. Se mancano i soldi, anche architetture societarie perfette rischiano di annegare.

Domani si va ad Udine contro una squadra in salute e reduce dalla vittoria contro la Juventus. Impegno in trasferta e sulla carta complicato, ma è difficile aspettarsi novità sull’atteggiamento in campo: Malesani ha impostato questa squadra per giocarsela con tutti e così, verosimilmente, sarà anche domani. L’Udinese è oggi la squadra più in forma del campionato, ma anche il Bologna sta giocando bene. Quantomeno ci si può attendere una bella partita. L’impellenza di fare punti non è pressante, che è la condizione migliore per fare bene.

Ieri si è chiuso il mercato, con il Bologna che ha ufficializzato in questa sessione “solo” l’arrivo di Montelongo mentre Malesani aveva più volte chiesto un attaccante che alla fine non è arrivato. La ‘non cessione’ dei pezzi grossi, equivale per certi versi all’arrivo di una punta? No, le “non cessioni” fanno parte dell’organico esistente e se in questo c’era una carenza, evidenziata da Malesani, la società non ha provveduto. Quindi, meno uno, e avrei voluto vedere i commenti se fosse stato ancora a bordo il solito noto. Ma non mi sento di bocciare chi ha fatto questo mercato, chiunque esso sia (ma è Longo, direi, in larga parte). Se devi prendere per prendere, e non per cambiare faccia con un giocatore che incida sui valori globali, ci sta che non prendi. Facciamo dei nomi: se hai Meggiorini e Gimenez e ti prospettano Granoche, puoi stare con quei due. Nessuno è la controfigura di Di Vaio e non ti resta che pregare per la salute di Di Vaio. Il Rodriguez ventenne era un’altra partita. Saltavi dentro la prospettiva di un giovane promettente e provavi a far la tua corsa. Pronto subito non pareva neanche quello, ma magari è un altro Ramirez. Lo seguiremo curiosi.

Finora dunque i big sono rimasti, ma a giugno è destinato a porsi un problema non di poco conto: la sostituzione di Viiviano. C’è chi coltiva la speranza che l’Inter possa pensare di lasciarlo sotto le due torri ancora un anno, se non ci saranno problemi particolari con Julio Cesar: tu fino a che punto ci credi? Escluderei che Viviano possa fare la riserva di chicchessia. Se Julio Cesar avrà salute, magari l’Inter prolunga il parcheggio di Viviano qui. Ma potrebbe anche succedere che sul brasiliano monetizzino, finchè ha un valore (in Inghilterra c’è tanta fame di portieri) e il dopo-Cesar, che hanno già in casa, lo tolgano subito dal cellophan. Poichè il pallino l’ha in mano l’Inter, penserei anche noi, qui, al dopo-Viviano.

In generale, secondo te, le dirette concorrenti del Bologna da questa sessione di mercato sono uscite rafforzate o no? Il Cesena ha fatto tanta roba, il Bari pure, ma non so se con gente che ti cambia la vita. I valori già scolpiti da mezzo campionato dicono che il Bologna è meglio delle altre. Ed essendo pure una squadra giovane, con margini di crescita, si può essere ottimisti.

Il Bologna ha chiuso il girone d’andata a quota 25 punti, decisamente un buon bottino. Questa squadra ha nelle sue corde un girone di ritorno sugli stessi livelli? Può farlo. Per le considerazioni fatte sopra, l’età media bassa, la rosa folta, ci si potrebbe aspettare una squadra che non scoppia in primavera. Negli anni passati, con tanti a fine corsa, era una spada di Damocle sempre sospesa sulla sua testa.

[Redazione Zero CinquantunoFonte: www.zerocinquantuno.it]