Bologna: l’alfabeto dei rossolù

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A – Allenatore: più di un intero anno senza cambiare guida tecnica. Non succedeva da tempo. A Pioli il merito di aver condotto la squadra ai 51 punti della scorsa stagione, e di essere sempre stato convinto del gruppo anche quando, in questo campionato, i risultati non stavano arrivando.
B – Bulgarelli: la curva rossoblù, ancora una volta, presente. Il 2012 è stato l’anno delle prese di posizioni ferme e convinte. Con la squadra, sempre e comunque. Contro la società, con la contestazione al presidente Guaraldi in primis, ma nel mirino è finito anche il direttore generale Zanzi.
C – Cinquantuno: i punti conquistati nella scorsa stagione, che valgono il nono posto e il miglior risultato degli ultimi 10 anni.
D – Diamanti: semplicemente protagonista del 2012 del Bologna. Con la maglia del Bologna ha ritrovato la Nazionale, e ha vissuto un’estate da protagonista agli Europei, con il sigillo del rigore decisivo segnato all’Inghilterra. Estate anche d’attesa, la sua, con la comproprietà tra Bologna e Brescia risolta alle buste e per una manciata, o quasi, di euro. E poi la fascia di capitano, a suggellare un ruolo sempre più importante, in campo e non solo.
E – Estate: è stato il mercato degli addii eccellenti, da Gillet a Di Vaio passando per Raggi, Mudingayi, Ramirez. E poi Belfodil, che a Bologna era arrivato da appena sei mesi ma per i più fa già parte della categoria rimpianti. E Rubin che, rientrato sotto le due torri dopo una parentesi al Parma, non ha saputo confermare quanto di buono aveva fatto vedere nella sua prima esperienza a Bologna. Ed è stato il mercato degli arrivi di Curci, Abero, De Carvalho, Motta, Radakovic, Natali, Guarente, Pazienza, Riverola, Gilardino, Pasquato, Gabbiadini e del ritorno di Kone.
F – Fasce: due potenziali titolari a destra, Motta e Garics, lo stesso a sinistra con Morleo e Cherubin, non esattamente un esterno di ruolo ma che si sta adattando, e bene, anche sulla corsia esterna. Più Abero. Quella che pareva una zona di campo su cui intervenire, adesso sembra andare bene così, ma si dovrà fare un ulteriore passo in avanti per dare a Gilardino quegli inviti che maggiormente gradisce, esattamente i cross. Serviranno quelli, oltre alla fantasia di Diamanti.
G – Gol: la particolare classifica del 2012 la guida Diamanti, con 11 reti. Poi Gilardino e Di Vaio 6, Ramirez 4, Giabbiadini, Acquafresca, Portanova e Kone 3.
H – “Ho la fortuna di avere molti capitani in questa squadra”: parole di Stefano Pioli che, da par suo, ha affrontato la questione della fascia. Ufficializzandone il ritorno sul braccio di Portanova, perché questo era stato deciso in estate, valorizzando il fatto che fino a quel momento l’aveva indossata Diamanti e puntando su chi, nel gruppo, ha un ruolo da leader.
I – Inter: 17 febbraio, San Siro, 0-3, Di Vaio, Di Vaio, Acquafresca. Perché per gli eventi, bastano solo luogo, giorno e protagonisti.
L – Linea verde: della serie, se hai le qualità, con Pioli l’età non conta. Vedi alla voce Sorensen, Taider, Krhin e Gabbiadini, che hanno saputo attendere il loro turno e adesso ormai non sono neanche più in rampa di lancio ma punti fermi. Qualcuno già si chiede: ancora per quanto, in rossoblù? E in effetti il solo Taider è, ad oggi, per intero un giocatore del Bologna. Per il resto, Sorensen e Krhin in compartecipazione con Juventus e Inter, Gabbiadini in prestito dalla Juventus.
M – Massimo Zanetti: è tornato sul finire dell’anno, seppure con un proprio delegato, nell’assemblea dei soci che doveva approvare il Bilancio e dare il via libera all’aumento di capitale (su cui mister Segafredo si è astenuto). I suoi mesi di assenza sono stati quelli in cui Guaraldi è arrivato alla maggioranza, con il 51% e, sempre sul fronte societario, quelli dell’addio dell’ex vicepresidente Maurizio Setti, approdato sui lidi veronesi.
N – Numeri: quelli dell’anno solare 2012 raccontano di 14 vittorie, 12 pareggi, 14 sconfitte, 48 gol fatti e 43 subiti: per un totale di 54 punti.
O – Omessa denuncia: la ‘colpa’ che è costata a Daniele Portanova e al team manager Marcello Sanfelice una squalifica nell’ambito del processo Calcioscommesse. Mesi vissuti comunque ampiamente all’interno del gruppo, fino al rientro in campo dello scorso 16 dicembre. Rientro con gol decisivo, tra l’altro: tra favola ed epica.
P – Portiere: dopo anni, un tema con cui il Bologna ha dovuto fare i conti. Agliardi promosso da secondo a titolare, più Curci, arrivato anche lui, sulla carta, per fare il titolare ma che finora ha pagato dazio a problemi muscolari. Anche il nuovo anno inizierà sotto il segno di valutazioni da fare su chi difenderà – da titolare o meno – la porta rossoblù.
Q – Quarto inferiore: ovvero dove sorgerà il nuovo centro tecnico del Bologna. Il 2012 è stato anche l’anno in cui il club rossoblù ha pensato alla sua nuova casa, che però non poche critiche ha attirato sul fronte politico e anche ai tifosi ha fatto storcere il naso. Non molta chiarezza sui numeri, e una spesa ritenuta non necessaria in un momento in cui dovrebbe essere piuttosto il mercato ad assorbire le risorse economiche. Fatto sta che il progetto va avanti e sta ottenendo via libera. Ultimo, ha sottolineato il presidente Guaraldi, l’apprezzamento del Coni, a cui il progetto è stato inviato recentemente. I lavori dovrebbero partire a primavera e l’obiettivo è quello di iniziare ad usare la struttura, almeno in parte,  nella stagione 2014-15.
R – Roma: teatro di imprese, per il Bologna. Nella scorsa stagione ne ha fatto le spese la Lazio, con il 3-1 dello scorso anno. In questo campionato la Roma, con il 3-2 in rimonta della terza giornata.
S – Sforbiciata. O San Paolo. Va bene uguale, tanto il protagonista è sempre lui, Panagiotis Kone, che ha piegato il Napoli a suon di prodezze per due volte in tre giorni tra campionato e Coppa. Perle greche in versione 2012.
T – Tre o a quattro: ovvero duttilità in difesa, e di riflesso non solo. Il 2012 ha portato più di un modulo in casa Bologna, per sposare quella capacità di adattarsi, anche nella stessa gara, tanto cara a mister Pioli.
U – Under: ci sono diversi giocatori nel giro della nazionale maggiore, Diamanti, Garics, Antonsson, Krihn e Kone, più Gilardino, che una maglia azzurra l’ha ritrovata, ma poi non confermata, ad ottobre. Ma nel Bologna ci sono anche un paio di under: Gabbiadini con l’Under 21 azzurra, e un assaggio estivo di nazionale maggiore, e Radakovic, capitano dell’under 17 serba e ora nella nazionale under 19.
V – Violino: Alberto Gilardino è arrivato l’ultimo giorno di mercato, pronto per un’annata di riscatto dopo i mesi opachi al Genoa, sulla scia della rigenerazione made in Bologna che hanno già toccato con mano Baggio, Signori e Di Vaio. Inizio scoppiettante, gol e sviolinate a raffica, poi un digiuno che dura dal 18 novembre. Sei gol, per ora, più due annullati ingiustamente, l’apprezzamento da parte di tutto il gruppo rossoblù per il lavoro che fa comunque in campo e la convinzione del gruppo, da mister Pioli in giù, che i suoi gol arriveranno e saranno importantisismi.
Z – Zero gol subiti: solo tre volte, in questo campionato, il Bologna ma tenuto la porta inviolata: contro Catania, Palermo e Lazio.

[Cinzia Saccomanni – Fonte: www.zerocinquantuno.it]