Bologna, W. Fuochi: “Un pari con il Siena può starci”

226

Solo 1 a 1 col Siena e salto di qualità fallito. Occasione sprecata o va bene così? Ci sono partite in cui ci si deve accontentare (per forza). Certo che tre punti mettevano a posto parecchia roba, ma il Bologna, salvo la prima mezz’ora, non li ha neppure sfiorati. E nel finale, in tutta franchezza, tirava più aria che il colpo lo facessero loro. Teniamoci allora la giornata in cui nessuna delle ultime sei fa tre punti, il Siena, appunto, si ferma ad uno (tre al Dall’Ara sarebbero stati una boccata di ossigeno puro), e soprattutto combinano un pareggio che puzza di cadavere Palermo e Pescara. Al Pescara tanti ne hanno fatto una sporta, il Palermo che ha rimediato un 1-1 in rimonta ha una forza offensiva che confina molto con la serie B. Non è bello consolarsi con chi sta peggio, ma nello sport va così, e finchè non tocca a te è brodo grasso.

Curci ha fatto un'”Agliardata” in occasione del gol del Siena o trovi più colpevole Cherubin? Cinquanta e cinquanta. Uno si fa distanziare sullo stacco, l’altro rimane a mezza strada con l’uscita. E niente male anche i due che si fanno fare il cross che li taglia a metà, passando in mezzo.

Kone continua a fare gol pesanti (il sesto tra campionato e coppa). Qualcuno quando Zanzi lo acquistò all’ultimo minuto di mercato derise la scelta. A questo punto però diventa una mossa azzeccata vista la duttilità del giocatore. Sì, Kone sta azzeccandone parecchie. Però arrivò al posto di Ramirez e non crede che nessuno, all’epoca, fece salti di gioia. Non resta che rifilarlo, per un pacco di milioni, al Southampton. Scherzi a parte, sta dando parecchio. E chi se l’aspettava può attaccare in sala d’aspetto il diploma di indovino. Piuttosto, il greco sta diventando un pezzo pregiato su cui qualcuno pensa già a far cassa. Perchè la situazione resta pesante e quel che s’è letto negli ultimi giorni non incoraggia granchè. Guaraldi è un uomo solo al comando, nel senso che pure gli amici stretti (salvo pochissimi, che hanno un loro perchè), lo stanno abbandonando, valutando di non aderire all’aumento di capitale. E Guaraldi è un uomo solo che non naviga nel liquido, con intuibili ombre sul futuro della società. Del resto, però, non c’è molto di inatteso, in tutto questo. Era un pezzo che Guaraldi studiava da presidente, a ripercorrere a ritroso, con un po’ d’attenzione, il cammino percorso, marcato di piccoli passi per arrivare alla maggioranza e soprattutto costellato di numeri uno passati (Zanetti, Pavignani) o mancati (Setti, Cazzola, Volpi, lo stesso Consorte come leader di una rete consorziale molto illusoria ed oggi sbrindellata). L’odierno epilogo era insomma annunciato, tranne che per chi ancora crede che si partecipa a una società sportiva per-amore-solo-per-amore, guidati da scelte di cuore, e non dal portafoglio che gli sta posato sopra.

Si può dare qualche colpa a Pioli per aver cambiato il modulo nella ripresa? Da quel momento il Bologna ha fatto fatica. Pioli le ha tentate tutte e ne ha indovinate meno. Succede, ed è stato onesto anche lui ad ammetterlo. Ma rileggo le sue parole della vigilia, quelle secondo cui contano gli uomini più dei moduli (e così la penso anch’io). Ebbene, gli uomini che affrontavano il Siena avevano tutti i loro problemi. Il viavai dei nazionali qualcosa ha guastato.

In bassa classifica il Palermo non riesce a battere neanche il Pescara in casa, mentre il Siena causa i 6 punti in meno resta ultimo con i rosanero. Le ultime tre dovrebbero fare miracoli per arrivare a quota 40. Già detto sopra. Oggi Pescara, Siena e Palermo sono indiziate molto serie. Nessuna di loro però è spacciata. E, si tirassero fuori, non vedo chi verrebbe ributtata nel calderone della zona pericolosa.

Prossimi tre incontri: a Catania poi in casa con Fiorentina e Cagliari. Si può raggiungere quota 30? Uno alla volta. Catania. Per me, durissima. Questi hanno tecnica, spirito e gioco. In casa sono pessimi clienti.

[Mario Sacchi – Fonte: www.zerocinquantuno.it]