Bonucci: “Faremo tesoro dell’esperienza di Milano. Ventura è l’avversario più ostico”

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La Juventus vuole rialzarsi dopo la sconfitta contro il Milan. Il derby è la molla giusta per poi affrontare in Champions l’ultimo ostacolo, lo Shakthar, per ottenere una qualificazione al momento ancora incerta. Uno dei pilastri difensivi bianconeri, Leonardo Bonucci, è stato intervistato in merito alla gara di domani sera dalla Gazzetta dello Sport. Ma l’ex Bari non vuole sentire parlare di crisi: “É ridicolo parlare di crisi. Il Chelsea ci ha svuotati. Siamo mancati in rabbia e fame. Ma il Milan non ci ha dominati. La sconfitta è già dietro le spalle. Abbiamo pagato un minimo di inesperienza nel gestire il doppio impegno, soprattutto quando di mezzo c’è una gara importante come quella contro i campioni d’Europa. Faremo tesoro di questa esperienza, e non ci troverete più impreparati. E questo vale anche anche in Champions: siamo pronti, e non falliremo a Donetsk. Al di là dei giocatori, in certi momenti è l’ambiente a fare la differenza, e qui è la normalità gestire le pressioni peggiori. Stadio, tifo e una società che c’è, forte. La sentiamo. Senza dimenticare che come guida tecnica abbiamo una sicurezza, in tutti i sensi. Conte è un martello”.

Bonucci arriva poi al tema cruciale di questi giorni, lo scontro con il Toro: “É mister Ventura il pericolo numero uno del Torino. Gli devo tantissimo. Mi volle a Pisa, e mi mise in campo due giorni dopo che ero arrivato da Treviso. Poi, la splendida avventura insieme a Bari. Mi ha migliorato come giocatore e come uomo. Gli voglio davvero bene, ma sabato per 90’ sarà solo un avversario. Le squadre di Ventura giocano con quattro punte vere, due centrali e due esterne. Però, la fase difensiva è ben curata. In sei sono fissi, ma una volta persa palla rientrano tutti rapidamente. Le difese del tecnico genovese non sono così semplici da perforare. Merito anche del lavoro specifico, dietro, di Sullo, il vice di Ventura. Sasà è meticoloso, preparato, attento, oltre ad essere una bravissima persona”.

 [Riccardo Billia – Fonte: www.torinogranata.it]