C5, il Pescara sospende attività e partecipazione a competizioni

380

La decisione é stata comunicata dal presidente Davide Iannascoli tramite una nota ufficiale, a seguito dei fatti di giovedì scorso

C5-Pescara-vs-LuparensePESCARA – Gli atti verificatisi giovedì in occasione della prima delle finali scudetto tra Pescara e Luparense hanno un seguito. Tramite nota ufficiale, infatti, il presidente del club abruzzese, Daniele Iannascoli, ha annunciato la sospensione di tutte le attività della squadra. Inclusa la partecipazione a ogni competizioni. Ecco il testo integrale della nota:

Sospensione delle attività e della partecipazione a tutte le competizioni

“In qualità di presidente dell’ASD Pescara, a seguito dei gravissimi fatti, accaduti prima, durante e dopo la gara 1 di Finale Play Off, e connotati da aggressioni verbali e fisiche subite dai nostri dirigenti e giocatori; dall’ennesima inadeguata direzione arbitrale, figlia di designazioni cervellotiche e non imparziali; dalla ripetuta, stucchevole, inaccettabile richiesta preventiva di assistenza, presentata dalla squadra avversaria alle forze dell’ordine e ai commissari e delegati, condita da lettere costruite ad arte su motivazioni fantasiose e offensive, che hanno inasprito gli animi già prima dell’inizio delle gare e che hanno purtroppo comportato un clima e un finale di gara che non posso né accettare né dimenticare;

COMUNICO

che, a partire dalla data odierna mi sento obbligato, per tutelare la mia Società, nella persona dei dirigenti, giocatori e tecnici che la compongono, a sospendere sia gli allenamenti che la partecipazione a tutte le attività e le competizioni ufficiali della prima squadra.

Sia l’utilizzo del terzo tempo con finalità di aggressione fisica nei confronti di un nostro giocatore, sia l’utilizzo di parole quali “terremotati” e “handicappato”, da parte di squallidi personaggi, con finalità gravemente ingiuriose ed espressamente indicative della grettezza morale degli stessi, non possono restare impunite e non possono essere taciute.

Il mio costante impegno nel sociale e la carica di Presidente del Panathon Adriatico, che sono onorato di rappresentare, non mi permettono di continuare dopo aver dovuto assistere ai gravissimi fatti accaduti, fatti che hanno calpestato i valori dello sport che giornalmente difendo e promuovo con ogni mezzo.

Le affermazioni e le offese dei tesserati e dei giocatori della Luparense verso la mia Regione, la mia Città e la mia Società, rappresentata in panchina dal Vice Presidente Matteo Iannascoli, non passeranno impunite e i miei legali sono già stati delegati e autorizzati a tutelarmi in tutte le sedi.

Grazie a tutto il popolo biancazzurro e a tutti gli sportivi, i quali, provenendo da tutto l’Abruzzo, hanno ancora una volta riempito il Papa Giovanni Paolo II, grazie per averci sostenuto con calore, affetto e con il solito incitamento corretto e mai offensivo nei confronto degli avversari.

In fede

Danilo Iannascoli”