“Il Cagliari faccia il suo dovere“, aveva sentenziato Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, alla vigilia del match tra Lecce e Cagliari.
Un avvertimento a Donadoni e i suoi, quasi per voler mettere in dubbio la professionalità della squadra rossoblù, ormai salva e quindi, forse, con la testa in vacanza. Miglior risposta i ragazzi non potevano dare: partita a Lecce dominata dal primo minuto fino all’80’, prima di un crollo che ha permesso a Corvia e Mesbah di trovare il pareggio a tempo abbondantemente scaduto. Qualche chilometro più in là intanto, il Catania di Lo Monaco veniva umiliato, in casa, dalla Lazio, grazie ai gol di Zarate, Hernanes, Mauri e Floccari. I rossoblù, chi ha visto la partita può confermare, fecero in pieno il loro dovere. Cosa che, evidentemente, non fece il povero Catania, preso a pallate dalla formazione di Edy Reja.
Ora, due settimane dopo, il Cagliari, per uno scherzo del destino, sarà l’arbitro della corsa salvezza. E chi incontrerà domenica? Proprio il Catania di quel Pietro Lo Monaco. Oggi si parla di crocevia della stagione, di partita dell’anno, ma l’a.d. degli etnei non ha lanciato, stavolta, il monito di attenzione e il richiamo al dovere per il Cagliari e per Donadoni.
I rossoblù andranno a Catania per provare a vincere, come richiesto dal presidente Cellino, poco contento delle ultime uscite dei suoi. Vediamo se il Catania farà il proprio dovere, anche se sembra più impegnato a controllare gli altri che guardare in casa propria. E allora mi auguro che il Cagliari faccia veramente il proprio dovere e dia una risposta sul campo a chi diceva ai rossoblù, due settimane orsono, “fate il proprio dovere“. La soddisfazione sarebbe doppia.
[Giampaolo Gaias – Fonte: www.tuttocagliari.net]
