Riavvolgendo il nastro delle nostre cronache, scopriamo come, e quanto, il nostro giornale sia sempre stato restio a credere nella buona riuscita dell’affare Cordata-Matarrese.
Ieri ci sarebbe dovuto essere il tanto atteso incontro chiarificatore tra la proprietà biancorossa e il gruppetto di imprenditori locali, confusi e lontani dall’intesa sin dall’inizio della trattativa col club barese. Incontro che, come noto, non ci è stato, ufficialmente per l’assenza, causa lavoro, di colui che si è fatto promotore della cordata, ovvero il sig. De Bartolomeo, unico socio attualmente in carica della famiglia Matarrese nella misura del 10%.
Dopo una settimana turbolenta, quella scorsa, dove gli interessati mostrarono senza veli i loro dubbi sulla possibilità, e la capacità finanziaria, di sorreggere le necessità del bilancio biancorosso, l’incontro che non ci è stato era atteso parecchio, perchè adatto a svelare quelli che sono le vere intenzioni per il futuro. Da una parte, i Matarrese, con la ferma decisione di accettare nuovi soci a patto che, questi, entrino e prendino parte anche ai debiti; dall’altra, gli imprenditori Guastamacchi, Ladisa e De Gennaro, affascinati dall’idea di entrare a far parte della famiglia del galletto a patto che, però, i loro capitali vengano utilizzati solo per il futuro prossimo della società e non per ciò che concerne il passato, fatto di debiti da ripianare… e non solo.
Inevitabile la rottura, che avrebbe potuto ricomporsi con l’incontro che non ci è stato. Adesso, tutto rimandato di un’ulteriore settimana, come se, prendere tempo, servirà a qualcuno a cambiare idea. Facciamo in fretta, o facciamola finita. Grazie.
[Andrea Dipalo – Fonte: www.tuttobari.com]