Cagliari-Palermo 1-1: Ribeiro risponde a Ilicic, Sorrentino si supera ancora

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La maledizione Sorrentino stava per abbattersi ancora una volta, inesorabile sul povero Cagliari: dopo le grandi parate in passato, dopo i miracoli del 9 dicembre con la maglia del Chievo, anche oggi il portierone appena passato al Palermo ha sfoderato una prestazione al limite dell’incredibile. Parate su parate, alcune davvero complicate che avevano bloccato tutte le iniziative degli avanti rossoblù: Pinilla prima e Sau poi erano andati vicinissimi al pareggio, dopo il vantaggio rosanero firmato Ilicic alla mezz’ora del primo tempo. Poi, come accaduto alla seconda giornata di andata con l’Atalanta, il pareggio in extremis: perfetto cross dalla sinistra di Avelar, zuccata vincente di Ribeiro sotto l’incrocio. Sorrentino battuto, finalmente. Nessuno è davvero insuperabile, meglio tenerlo a mente. Il pareggio è un buon brodino caldo in tempi di crisi: serve a tenere lontani i siciliani e a guadagnare un altro punticino sulle rivali che hanno rallentato.

LA CRONACA – Ecco: Cagliari-Palermo è riassumibile nelle poche righe precedenti. Ulteriori dettagli? Innanzitutto il tridente offensivo schierato da Pulga e Lopez: Ibarbo, Sau e Pinilla per vincere la statica ma coriacea difesa palermitana, salvata in almeno otto occasioni dal muro Sorrentino, nato in Campania ma cresciuto a Cagliari, è sempre bene ricordare. Poi, sulla prima vera occasione pericolosa, gli ospiti guidati da Gasperini passano in vantaggio: bella azione sulla sinistra, il cross arretrato di Dossena è perfetto per la battuta volante di Ilicic, il cui potente sinistro muore sotto la traversa di Agazzi. È il 30′ e il Cagliari accusa la botta. Pinilla è un demonio, tanta è la voglia di tornare al gol su azione. Le prime occasioni degne di nota dei rossoblù portano la sua firma, ma non c’è bisogno di ricordare di chi sia il merito se la palla non entra in porta. Sau non vuole essere da meno, andando al tiro al 43′ da centro area, ma il destro a giro è centrale e nemmeno potente. Il Palermo? Chi pensa che abbia capitalizzato l’unica occasione creata sbaglia. I rosanero, anch’essi con un tridente atipico in avanti, formato dai trequartisti Ilicic e Brienza ai lati del pivot tascabile Dybala, in più di un’occasione hanno sciorinato un bel calcio, fatto di scambi in velocità ma poche volte capace di spaventare Agazzi. Il secondo tempo, però, vedrà ben poche azioni di questo tipo da parte dei siciliani, fedeli al pragmatico “tutti chiusi e palla a Dybala”, unico elemento in grado di mettere davvero in difficoltà la retroguardia rossoblù.

La ripresa parte a rilento: prima del 59′ non accade nulla di interessante. Tanti, troppi errori da parte del Cagliari, tenuto a galla da un immenso Nainggolan, almeno due spanne sopra i compagni. Ma un minuto prima dell’ora di gioco Pulga e Lopez mostrano un coraggio raramente ammirato sulla panchina rossoblù negli ultimi anni: via una mezzala, Dessena, dentro la quarta punta, quel “Diablo” di Thiago Ribeiro che risulterà poi decisivo. Gasperini risponde con la difesa a 5, infoltendo di uomini la propria metà campo. I rossoblù puntano molte delle proprie fiches su Ibarbo, più di una volta però nei panni di Don Chisciotte contro i mulini a vento: il colombiano è una spina nel fianco per la difesa rosanero, ma nel momento decisivo dell’azione manca sempre il tocco vincente. Il pallone finisce spesso nell’area palermitana, ma Sorrentino non rischia mai davvero di capitolare. Al 77′ i due tecnici rossoblù richiamano un positivo Pinilla, già ammonito, per Cossu: rientro in campo dopo due partite per il fantasista cagliaritano, che però non viene cercato a dovere dai compagni, che continuano a cercare inutili e sterili lanci lunghi.

Due minuti più tardi è ancora Sorrentino a mettersi di traverso: guizzo di Sau, stop a seguire e pallonetto destinato sotto la traversa, ma il portiere rosanero risponde con un colpo di reni decisivo, con la palla che termina alta. La confusione regna sovrana: il centrocampo rossoblù, ridotto a due unità, è costretto a rifugiarsi dai difensori, i cui lanci lunghi sono preda della difesa ospite. Quando tutto sembra ormai perso, l’azione decisiva. Scambio a sinistra tra Cossu e Avelar, cross teso verso il secondo palo sul quale è puntuale Thiago Ribeiro, che riesce a saltare tra due avversari e a trafiggere Sorrentino. È il 90′ e scoppia il finimondo: espulsi Miccoli e Gasperini, che chiedevano un cambio-fallo sul fallo laterale che ha originato l’azione dell’1-1, segnato però dopo oltre 20” dopo la rimessa in gioco. I restanti quattro minuti di recupero raccontano della chance per Sau di firmare il sorpasso, ma il suo coast to coast verso l’area palermitana viene chiuso in fallo laterale da un grande intervento di Von Bergen. Il triplice fischio di Valeri è in fondo una liberazione: al termine della gara il Palermo rimane a distanza di sicurezza in classifica, mentre le sconfitte contemporanee di tante concorrenti alla salvezza rappresentano un altro buon segno.

[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]