Calciatori e legamenti collaterali: elongazione del LCM

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I legamenti collaterali costituiscono un importante rinforzo del ginocchio e della capsula articolare stabilizzandoli sul piano frontale e proteggendo la struttura da sollecitazioni in varo e valgo specie quando il corpo è fuori equilibrio come nei calciatori nei cambi di direzione dove i LC si oppongono alle forze che tendono a valgizzare e ruotare la struttura.

I collaterali sono due: MEDIALE E LATERALE:

LCM: va dall’epicondili femorale alla tibia e consta di 2 parti: anteriore più superficiale che s’inserisce subito dietro il tendine della zampa d’oca e Posteriore che è più breve e s’inserisce sulla capsula e sul menisco mediale.

LCL: va dal femore alla testa della fibula senza aderire a capsula e a menisco esterno.

I 2 legamenti sono rilassati in flessione e tesi in estensione del ginocchio.

ELONGAZIONE DEL LCM:

Rappresenta il trauma più lieve a livello dei collaterali (I grado) ed avviene quando il legamento, per via di un movimento traumatico, supera il suo naturale grado di elasticità, allungandosi ma senza provocare significative alterazioni a livello delle fibre.

Protocollo Riabilitativo: in questo tipo d’ infortunio è sicuramente conservativo, iniziando con sedute di fisioterapia strumentale come tecarterapia, yag laser, ultrasuoni ecc. valutando anche l’ eventuale presenza di versamento (cambia in questo caso la modalità di utilizzo dei suddetti macchinari secondo le scelte del terapista).

Verrà inoltre focalizzata l’ attenzione sul mantenimento del tono muscolare; è molto facile in questi tipi d’infortuni andare incontro ad una repentina diminuzione del numero di unità motorie, facendo da subito eseguire all’ atleta esercizi di carattere isometrico uniti all’ elettrostimolazione.

Una volta terminata la fase acuta, attenuato il dolore e ridotto al minimo lo stato infiammatorio, si passa ad un lavoro di riatletizzazione basato dapprima sul recupero a livello propriocettivo e di stabilizzazione articolare e poi via via di muscolazione sempre più analitica fino ad arrivare a riaggregarsi al gruppo per le sedute tecnico tattiche.

Se il protocollo non prevede ulteriori intoppi di carattere infiammatorio il rientro in campo è previsto nell’ arco di 20-30 giorni.