Calciomercato Estate 2025: l’Italia del pallone cambia pelle

1 0

calciomercato mercoledi

Estate 2025: Napoli e Como dominano il mercato. Tra colpi, rivoluzioni e dubbi, la Serie A cambia volto

L’estate 2025 ha riscritto le gerarchie del calcio italiano. Il mercato non è stato solo una girandola di trattative, ma una vera e propria rivoluzione identitaria per molte squadre di Serie A. Napoli e Como si sono imposti come i protagonisti assoluti, mentre Inter e Atalanta hanno lasciato più dubbi che certezze.

Il re del mercato é stato il Napoli. Aurelio De Laurentiis ha messo a segno un capolavoro: ha trattenuto Conte e piazzato il colpo Højlund da 50 milioni in risposta all’infortunio di Lukaku. Il Napoli non solo ha speso, ma ha costruito con visione. La rosa è profonda, ambiziosa, pronta a dominare in Italia e a dire la sua in Europa.

A Como i fratelli Hartono non si sono limitati a sognare: hanno investito oltre 100 milioni su giovani talenti e respinto offerte per Nico Paz. Fabregas resta il faro tecnico, mentre la squadra si prepara a stupire ancora.

Luci e ombre in casa Juventus. I bianconeri hanno rinforzato l’attacco, ma restano incompleti. E’ arrivato Zhegrova ma le trattative non chiuse lasciano l’impressione di un progetto in cerca di definizione. La Juve c’è, ma non convince del tutto.

Nkunku è arrivato dal Chelsea, ma le cessioni hanno pesato. Il Milan ha fatto cassa, ma la rosa sembra meno competitiva. La sfida sarà trasformare le plusvalenze in risultati.

All’Inter Chivu non ha trovato la quadra. Il mercato nerazzurro è stato un mosaico incompleto, con troppi tasselli mancanti. La stagione si preannuncia in salita.

All’Atalanta si è cambiato tanto, forse troppo.  Mister Gasperini e Retegui sono partiti.  Sono arrivati Krstovic, Musah, e Zalewski, ma la squadra appare indebolita.  Il neo tecnico Juric dovrà reinventarsi.

Il Bologna ha fatto un mercato intelligente. Immobile e Bernardeschi portano esperienza, mentre Vitik e Sulemana aggiungono freschezza. Sartori e Di Vaio hanno incassato bene da Ndoye e Beukema, reinvestendo con criterio. Italiano ha una squadra solida.

A Cagliari si è puntato su Belotti per guidare l’attacco, ma le cessioni di Piccoli, Marin e Makoumbou hanno indebolito la rosa. Pisacane dovrà fare miracoli per mantenere la squadra competitiva.

La Cremonese ha sorpreso tutti con il colpo Jamie Vardy. Insieme ad Audero, Baschirotto e Pezzella, la squadra ha guadagnato esperienza e solidità. La salvezza non è più un sogno, ma un obiettivo concreto.

La Lazio ha scelto la continuità. Nessun innesto ma la volontà di consolidare il gruppo. Sarri punta sulla stabilità per tornare in Europa, ma servirà qualcosa in più per competere con le big.

A Roma si è aperto un nuovo capitolo con Gasperini. Il tecnico ha portato entusiasmo e idee, ma la rosa va completata. L’attacco attende rinforzi.

A Firenze si respira aria di rilancio. Stefano Pioli ha ricevuto una rosa rinforzata con gli arrivi di Dzeko e Piccoli, mentre il rinnovo di Kean fino al 2029 ha blindato l’attacco. Anche Comuzzo è rimasto, segno che la Viola vuole finalmente rompere il tabù trofei.

Al Sassuolo è arrivato Fadera dal Como, ma la squadra ha perso pezzi e non ha trovato sostituti all’altezza. Il progetto tecnico è da rilanciare.

Il Torino ha operato con intelligenza, ma senza acuti. Baroni ha chiesto più ambizione, e la squadra resta solida ma priva di quel colpo che accende la piazza.

L’Udinese ha stupito con l’arrivo di Zaniolo. Il progetto è giovane e dinamico, e la squadra può diventare una mina vagante. A Pozzo non manca il coraggio.

Al Genoa si è scelto di mantenere la rosa, con pochi innesti. Il rischio è la stagnazione, ma la solidità del gruppo può essere un’arma.

Il Lecce ha ceduto Baschirotto e non ha trovato rinforzi di spessore. La squadra appare indebolita e la stagione si preannuncia complicata.

Il Verona ha vissuto un mercato sottotono. Pochi movimenti, poche idee. La salvezza passa da un miracolo tecnico.

Il Pisa, neopromosso, ha portato Cuadrado e Aebischer per dare esperienza. Il progetto è in crescita, ma servirà tempo per amalgamare i nuovi.

Il Parma ha scelto una strategia chiara: ringiovanire la rosa e puntare su profili promettenti, anche se non ancora affermati. L’arrivo di Carlos Cuesta come allenatore, giovane e con idee moderne, conferma la volontà di costruire un progetto a medio-lungo termine.