Cesena-Siena 0-2: blackout difesa, vittoria dei toscani con il minimo sforzo

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Il Siena espugna il Manuzzi con il minimo sforzo. Ai toscani basta una partita prudente e intelligente, decisa da due fiammate nella ripresa per avere la meglio su Cesena piccolo piccolo, che continua ad avere blackout in difesa e che, soprattutto, conferma per l’ennesiva volta un tasso tecnico che non c’entra nulla con la serie A. Emblematico che l’eroe di giornata sia proprio quell’Erjon Bogdani, scaricato senza troppi pensieri, a gennaio, dal club romagnolo.

Senza gli squalificati Pudil, Parolo e Comotto e gli infortunati Von Bergen, Guana, Iaquinta e Mutu, Mario Beretta, anch’egli squalificato, prova a affidarsi ad un inedito 3-5-2 con Tommaso Arrigoni e Martinho in mezzo al campo insieme a Colucci e con Malonga e Matinez a comporre il tandem offensivo. Formazione più classica, invece, per gli ospiti, trainati dalla coppia Calaiò-Destro con capitan Vergassola perno centrale del quadrato 4-4-2 di Sannino.
I ritmi di gioco restano lenti per tutti i primi 45 minuti, con il Cesena attento dietro, aggressivo a centrocampo ma assolutamente inconsistente in attacco, dove Malonga bivacchia nella metacampo toscana gettando al vento l’opportunità della maglia da titolare e Martinez continua a sembrare troppo tatticamente anarchico per rappresentare un punto di riferimento per i compagni. Non è un caso se, col trascorrere dei minuti, i centrocampisti bianconeri scelgono sempre più la conclusione dalla distanza piuttosto che cercare  gli attaccanti.

Nel primo tempo il Siena prova maggiormente a fare la partita ma stando sempre attento a non scoprirsi troppo. La prima occasione capita dunque proprio agli ospiti con un bel colpo di testa di Destro che esce di poco alto sulla porta di Antonioli. La risposta del Cesena arriva alla mezz’ora con Pegolo che deve superarsi per mantenere lo 0 a 0. Un rimpallo premia infatti l’inserimento di Martinho che si ritrova a un paio di metri dalla linea di porta: il brasiliano colpisce in modo sporco ma Pegolo è comunque strepitoso nel mettere in angolo.

La prima frazione si conclude con Martinez costretto ad abbandonare il campo per infortunio, lasciando il campo a Del Nero. Proprio l’ex laziale è tra i bianconeri più attivi, insieme a Colucci e Arrigoni, in un inizio ripresa in cui i padroni di casa provano a prendere in mano il pallino di gioco, sospinti da un Manuzzi che prova a sostenere la squadra, nonostante tutto. I padroni di casa provano ad alzare il ritmo ma confermano tutti i propri limiti tecnici: vanificando calci d’angolo, calci di punizione e gettando al vento qualche potenziale occasione con errori banali in tutte le posizioni del campo.

Al quarto d’ora il vice di Beretta, Canzi, richiama un irritante Malonga e prova a puntare su Rennella. Decisamente più incisiva la scelta di Sannino che manda invece in campo Bogdani, ex di tutno applaudito da romagnoli e toscani, al posto di uno spento Destro.  E’ infatti proprio l’attaccante albanese che al 27’ ruba palla ad un ingenuo Rodriguez e serve in verticale Calaiò, che viene steso malamente in area da Ceccarelli: Damato non ha dubbi, assegna il rigore ed espelle il difensore del Cesena. Dal dischetto va Terzi che angola il destro ma trova la risposta strepitosa di Antonioli che devia sul palo. La palla resta però in area e la difesa del Cesena concede un altro regalo, lasciando Brienza tutto solo a depositare in rete.  Passano pochi minuti e il Siena raddoppia: questa volta Brienza si trasforma in uomo assist e crossa per uno strepitoso Erjon Bogdani che spara al volo alle spalle dell’ex compagno di squadra Antonioli. Il sigillo dell’albanese chiude definitivamente la partita e riapre la sacrosanta contestazione del pubblico cesenate.

[Daniele Mazzari – Fonte: www.tuttocesena.it]