Champion’s League: Barcellona e PSG senza problemi

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watch-uefa-champions-league-live-streamLa Champions è tornata. E con lei i suoi grandi interpreti.

Stiamo parlando di squadre come il Barcellona, che negli anni hanno imparato a dare del tu alla coppa dalle grandi orecchie (avendola vinta quattro volte), ma anche di giocatori di livello assoluto come Ibrahimovic, che invece non ha mai avuto una grande tradizione nei match preceduti dal famosissimo inno composto da Tony Britten (a differenza dei blaugrana, di cui ha anche vestito la maglia, lo svedese non ha mai trionfato in questa competizione). Stasera infatti erano di scena sia il Barça del ritrovato Messi (al rientro dall’infortunio) che il Psg di Ibra, entrambi in trasferta, rispettivamente a Manchester, contro il City, ed a Leverkusen, contro il Bayer.

All’Etihad escono vittoriosi i catalani, al termine di una partita bloccata, risolta tutta nel secondo tempo da un rigore (inesistente) procurato e trasformato dalla pulce argentina e da una giocata allo scadere di Dani Alves che mette a sedere un paio di avversari dopo aver scambiato sulla fascia destra con Neymar (entrato a partita in corso) ed insacca sotto le gambe dell’avventato Hart. Eppure nel primo tempo era stato il City a mostrarsi più in palla, sfiorando il goal in un paio di occasioni con lo squalo Negredo, schierato come prima ed unica punta da Pellegrini in questa serata all’insegna del difensivismo in casa skyblues (il tecnico cileno, infatti, presenta al fischio d’inizio un inedito 4-4-1-1 con Kolarov esterno alto davanti a Clichy ed il frangiflutti Fernandinho in mezzo al campo, recuperato per l’occasione ma non in grande condizione).

Nella seconda frazione, invece, come già detto, si svegliano gli ospiti e mettono in chiaro subito chi è il più forte grazie ad una disattenzione difensiva dei padroni di casa che mette Messi davanti alla porta avversaria e costringe Demichelis all’intervento disperato causa di espulsione e rigore (rosso sacrosanto, penalty inesistente: il fallo è da ultimo uomo, ma avviene fuori area). Dopo la realizzazione, con il City rimasto in dieci, diventa tutto più facile per la squadra del Tata Martino, che quindi amministra il risultato rischiando pochissimo (soltanto una splendida azione orchestrata dal trio Touré-Zabaleta-Silva mette in affanno la difesa blaugrana a 15 dalla fine, poi più nulla, se non un goal annullato a Piqué per dubbio offside) e trova anche il raddoppio nel finale, ipotecando il passaggio del turno.

Sorte simile a quella degli spagnoli per il Paris Saint Germain alla BayArena di Leverkusen, dove però il risultato è più ampio (4-0) e la partita si sblocca dopo appena 2 minuti: tanto infatti impiega Verratti per mandare in porta Matuidi (unico francese in campo per i parigini) e fissare subito il punteggio sull’1-0. Poi inizia l’Ibra-show con lo svedese che prima realizza un rigore conquistato da Lavezzi per una spinta in piena area, poi scarica nel set un sinistro violentissimo e chirurgico allo stesso tempo, mandando le squadre al riposo sul 3-0. Nella ripresa, per gli ospiti è pura accademia e lo diventa ancor di più quando Spahic si becca il secondo giallo per una manata a Lucas e lascia i suoi compagni in inferiorità numerica: a quel punto sale in cattedra il neo-entrato Cabaye, che troverà anche il 4-0 a due minuti dalla fine (poi, nel recupero rischierà anche la doppietta personale) al termine di un’azione splendida del Psg iniziata da una grande giocata del solito Ibra (palla a mezz’altezza tra due uomini per la profondità di Maxwell; il cross del brasiliano trova Lucas, che appoggia dietro per l’ex Newcastle, il quale scarica un gran destro sotto la traversa e batte Leno per l’ennesima volta).

Insomma, per Barça e Psg, tra due settimane, si tratterà quasi di un allenamento…

[Andrea Uttieri – Fonte: www.goalnews24.eu]