Champion’s League, Milan-Atletico Madrid: Diego Costa gela San Siro

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watch-uefa-champions-league-live-streamSono passati due mesi da quella notte, di sofferenza prima, gratificante alla fine, che ha permesso, superando l’Ajax , di qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League, e ora ci siamo, in un San Siro ribollente d’entusiasmo, anche se non tutto esaurito, il Milan scende in campo contro l’Atletico Madrid. Da allora è cambiata la guida tecnica, con Seedorf subentrato aa Allegri, sono arrivati alcuni giocatori a loro modo importanti (Taarabt, Rami, Honda, Essien), ma il nuovo progetto stenta ancora a rassicurare i fans rossoneri, nel girone di ritorno sono arrivati 10 punti in 5 partite, non male, certo, ma è l’dea di gioco, il nuovo modulo iper offensivo con due centrocampisti centrali, tre trequartisti ed una punta a  non essere stato ancora digerito dalla squadra, che, a tratti, sbanda paurosamente, non riuscendo a tenere gli equilibri e soffrendo più di quanto riesca a creare.

E stasera non si possono certo lasciare agli avversari le praterie viste  ultimamente dietro la linea dei trequartisti, l’Atletico di Simeone, autentica sorpresa stagionale, guida non a caso la Liga a pari punti con Real e Barcellona, fa proprio della difesa ferrea e delle ripartenze verticali velocissime e graffianti il suo punto di forza. Seedorf rimane fedele a sè stesso ed al suo credo e schiera la squadra annunciata con Abbiati, De Sciglio, Bonera, Rami, Emanuelson, De Jong, Essien, Taarabt, Kakà e Poli.

L’Atletico parte forte e sorprende il Milan con un paio di percussioni in area che spaventano San Siro, ma è un fuoco di paglia, i rossoneri si assestano meglio in campo con Poli e Taarabt che arretrano sulla linea dei centrocampista facendo densità e chiudendo le linee di passaggio agli avversari, trasformandosi poi in assaltatori nella fase di possesso. Attorno al quarto d’ora due clamorose occasioni per i meneghini, prima è Taarabt a trovare libero al limite dell’area Kakà, il brasiliano controlla,si gira e disegna un tiro a giro che Courtois, con la punta delle dita, manda a picchiare contro la trasversale, due minuti dopo è ancora il fantasista marocchino a imbeccare, con uno splendido cross tagliato, Poli, libero in area, il colpo di testa sembra vincente, Courtois si supera inarcandosi in tuffo e mandando la sfera a schiantarsi contro la base del palo.

La partita è intensa, i rossoneri sono attenti e riescono a tenere bene le distanze, soffre l’Atletico a creare gioco, ma quando vanno sulle fasce i colchoneros si rendono sempre pericolosi. Al 25′ De Sciglio, toccato durissimo da Insua, ammonito nell’occasione, lascia il campo per Abate, che si fa apprezzare poco dopo per una tempestiva chiusura su Diego Costa, in cui è costretto quasi all’autogol per evitare che la sfera giunga all’attaccante spagnolo. Al 35′ è ancora Kakà, pescato in area, a calciare con prontezza ma la sfera si adagia sulla parte superiore della rete sfiorando la traversa.

I rossoneri hanno infine ancora modo di recriminare al 37′ quando Poli viene sbilanciato nettamente in area da Garcia, ma l’arbitro inspiegabilmente sorvola,  e al 42′ quando Balotelli, da posizione un po’ decentrata, manca l’angolo opposto per meno d’un metro. Ripresa che inizia come il primo tempo con gli spagnoli alti che cercano di pressare i rossoneri chiudendoli nella loro metàcampo, al 50′  bella sforbiciata volante di Diego Costa che termina alta. Sono troppi gli errori in uscita dei milanisti che concedono agli avversari tante seconde palle che, per imprecisione, però gli spagnoli non capitalizzano.

Al 59′ si rivede in avanti il Milan con una bella giocata di Kakà che, servito al limite dell’area, controlla e calcia con la sfera che si perde a lato, 5′ dopo , sugli sviluppi di un corner, è Essien ad andare a colpire di testa nel cuore dell’area avversaria ma ancora una volta la palla è larga. Il Milan fa dannatamente fatica a rendersi pericoloso, Balotelli ha un paio di occasioni su punizione, ma la sfera sbatte in entrambi i casi sulla barriera, al 70′ una prolungata azione nell’area spagnola è chiusa da Taarabt che si vede rimpallare da un difensore la conclusione ravvicinata. Esce Balotelli, dolorante ad una spalla, sostituito da Pazzini, al suo esordio stagionale in coppa.

I rossoneri iniziano ad accusare la fatica, ne approfitta l’Atletico che si rende pericoloso con una girata di Garcia che, nel cuore dell’area, gira alto. All’83′ il patatrac, un corner neppure troppo pericoloso, viene sciaguratamente allungato, sul primo palo, da Abate,  la sfera finisce sul secondo palo dove Diego Costa, tutto solo, colpisce di testa da due passi e batte Abbiati. Seedorf sostituisce Poli con Constant, ma l’unica opportunità arriva all’86′ con una punizione-bomba di Rami che si perde a lato. Vince dunque l’Atletico, che si dimostra squadra compatta, pericolosa e ben messa in campo, con alcune grandi individualità ad impreziosire un collettivo perfettamente equilibrato, ma stasera ha avuto dalla sua anche una fortuna sfacciata, come testimoniano i due legni di Kakà e Poli ed il rigore per il fallo su Poli non concesso dall’arbitro.

Il Milan disputa un match di testa prima che di cuore, la squadra è equilibrata e ben coperta, ma, nel contempo, abile a ripartire e a rendersi pericolosa. Cosa è mancato dunque? Qualche giocatore di classe in più, ma questa sera, soprattutto, la fortuna (due pali colpiti ed un rigore non fischiato) e la tenuta fisica, negli ultimi 20′ i rossoneri sono vistosamente calati!

La strada sembra quella giusta, giocare alla pari con una delle squadre più forti del continente ed essergli superiore per lunghi tratti è certo un buon viatico per il proseguo della stagione e per il decollo del nuovo progetto di Seedorf, anche se, pensare di ribaltare il risultato a Madrid, pare pura utopia…

I migliori: nel Milan Kakà e Taarabt, nell’Atletico Courtois e Diego Costa.

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]