Clamoroso al Cibali: follia del Grifone!

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Dieci minuti di follia quasi come i “Dieci piccoli indiani” del giallo di Agatha Christie. Dopo un primo tempo quasi perfetto tatticamente e agonisticamente, la ripresa, e in modo particolare i primi minuti iniziali, sono stati caratterizzati da un suicidio del Genoa che ha perso completamente fuori di testa. Insomma è ancora una volta «Clamoroso al Cibali» purtroppo in senso sfavorevole ai colori rossoblù. Dopo i due episodi del pareggio del Catania e l’espulsione di Criscito ci si sarebbe augurata una risposta di carattere: invece, la trebisonda è mancata a tutti. Non si spiega altrimenti l’espulsione ingenua di Floro Flores e quella a ruota di Ballardini: sono errori gravi che peseranno tantissimo per la prossima trasferta di Milano. Però sia ben chiaro: la squadra non è tornata ad essere un “brutto anatroccolo”. Ed è inutile iniziare il gioco del “tua culpa» (per dirla con De Andrè ne “La domenica delle salme”) per individuare le colpe di questo o di quel giocatore. E’ stato un crack collettivo che è costato una sconfitta assurda: meglio, una vittoria regalata ai padroni di casa che solo nella ripresa hanno mostrato sì maggior nerbo, ma sono e restano una formazione mediocre.

Nel primo tempo Simeone ha letteralmente regalato le fasce a Ballardini, consentendo a Rossi e Criscito di essere signori e padroni rispettivamente a destra e a sinistra. L’unico errore del Grifone nella prima frazione di gioco è stato quello di non riuscire a segnare la seconda mazzata che avrebbe probabilmente concluso la partita. Purtroppo la ripresa è stata insufficiente e la conclusione è stato molto amara. Hanno lasciato alcune perplessità le sostituzioni del tecnico rossoblù: ma c’è un altro problema che affligge la squadra. Se manca Kucka come oggi, uscito per infortunio, non c’è chi lo sostituisce: forse Rossi avrebbe potuto sostituirlo, ma se anche Konko è assente è impossibile che il capitano assolva più compiti contemporaneamente. In più non ci sono altri giocatori che possano sostituirlo. Insomma, la mancanza del centrocampista slovacco è molto pesante: probabilmente salterà anche la gara del Meazza e sarà un’altra gatta da pelare per Ballardini.

E a proposito di Agatha Chistie e di Gialli veniamo a Giannoccaro e alla presunta “visita” del presidente etneo Pulvirenti nello spogliatoio. Bisogna sperare che gli ispettori della Procura Federale presenti allo stadio possano fare piena luce su questo episodio e non sia sfuggito loro alcun particolare: se fosse davvero accaduto sarebbe un episodio gravissimo e la giustizia sportiva deve fare il suo corso. Altrimenti resterà l’ombra del dubbio nell’episodio delle espulsioni di Floro Flores e di Ballardini. Episodio della “visita” a parte, aggiungo che il direttore di gara ha commesso due peccati non trascurabili che però non devono diventare un alibi per i genoani. Non ha ammonito una serie di giocatori catanesi che colpivano a ripetizione i genoani: ha iniziato a tirare fuori i cartellini soltanto nel secondo tempo, quando il Vecchio Balordo era già in ginocchio. Manca un altro rigore a Floro Flores: sembra già molto che abbia fischiato quello su Paloschi. E a proposito di penalty, ma perché farlo tirare a Veloso? Non era Palacio l’incaricato principale? Comunque sia il tiro è stato sbagliato e il Genoa torna sconfitto dalla città etnea.

Considerati gli assenti e le espulsioni, quale Genoa sarà schierato contro l’Inter? In più non c’è neanche il condottiero Ballardini. Sarà un bel rebus di non facile soluzione, soprattutto a centrocampo. Ma resta l’amaro in bocca per l’odierna follia: i tre punti di oggi avrebbe consacrato la ripresa del Grifone. E l’eventuale sconfitta a Milano non sarebbe stata assolutamente un problema.

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]