Collovati: «Il Genoa deve aggredire il Milan per conquistare un risultato positivo»

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Al Ferraris arriva il Milan primo in classifica. Il Genoa può ben figurare a patto che segua una costante tattica aggressiva. Lo spiega in questa intervista esclusiva a Pianetagenoa1893.net l’ex di entrambe le squadre, Fulvio Collovati. Per l’ex difensore campione del mondo, apprezzato commentatore Rai e produttore di trasmissioni sportive su tv private, la partita tra rossoblù e rossoneri riveste anche un sapore particolare.

Ha ricordi particolari delle partite tra Genoa e Milan, quando ha militato nei due club?
«La mia ultima gara della mia carriera è stata proprio Genoa-Milan. Ricordo che giocava il fortissimo centravanti Papin: era l’ultima giornata di campionato 1992-93. Non ricordo il risultato». (NDR: terminò 2-2. Segnarono Caricola, Simone, Papin Fortunato. Collovati entrò a sei minuti dalla fine sostituendo Skuhravy).

Che tipi di squadre erano?
«Il Milan era lo squadrone vincente di Fabio Capello che dominò il campionato nei primi anni ’90. Però il Genoa di allora era una squadra molto temuta: Aguilera, Skuhravy incutevano timore anche alle grandi che sapevano bene che giocare al Ferraris non era certo una passeggiata».

Veniamo ad oggi: in quale condizione arrivano le due squadre?
«Il Milan è senza dubbio la squadra da battere. Però diffiderei molto da questo Genoa ferito dopo la sconfitta di ieri a Firenze. Rispetto a quello di Gasperini, quello di Ballardini è molto più “calcolatore”: è una partita che il Milan deve temere, non è assolutamente scontata».

Qual è la tattica da seguire per cogliere un risultato positivo contro i rossoneri?
«Il Milan è una squadra che va aggredita sin dall’inizio della partita: non bisogna lasciare imporre sul suo gioco. Ha giocatori di valore come Robinho, Cassano, Ibrahimovic che devono essere marcati stretti. L’unico “punto debole” della squadra di Allegri è la difesa che presenta qualche problema da sfruttare: il Genoa deve attaccarla in velocità e in questo modo può metterla in difficoltà».

Che opinione ha sul mercato rossoblù di gennaio?
«Ha acquisito giocatori di buon livello. Tuttavia avrebbe bisogno di un sufficiente arco temporale per adattarli ai meccanismi di gioco: ma il Genoa non ha tempo e deve cogliere risultati positivi in pochi mesi. Non sono mai per i cambiamenti drastici, ma è una mia opinione personale: la società ha voluto svolgere una scelta di questo tipo e avrà i suoi motivi per farlo».

Secondo lei l’ex di turno, Kaladze, somiglia molto al difensore Collovati?
«Assolutamente no. Con tutto il rispetto per Kaladze che reputo un ottimo giocatore, ha caratteristiche completamente differenti dalle mie».

[Marco Liguori – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]