Colombo: “Alla Samp avrei potuto fare molto di più, forse sono arrivato nel momento sbagliato”

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Domenica sarà una giornata di festa comunque vada, almeno sugli spalti. Le tifoserie di Sampdoria e Bari, unite da un recente ma già solido gemellaggio, avranno modo di ricontrarsi e mostrare tutto il valore sano e genuino dell’essere ultras. In campo si giocheranno punti pesanti, la Sampdoria per riscattare le delusioni europee e rimettersi in cammino per un piazzamento che conta, il Bari per allontanarsi prima possibile dall’ultimo posto in graduatoria.

Per analizzare al meglio la sfida in programma domenica a Marassi, Sampdorianews.net ha realizzato la consueta intervista esclusiva ad un doppio ex. Stavolta è il turno di Corrado Colombo, il quale ha indossato la casacca blucerchiata in due diversi periodi, vivendo il periodo della promozione in serie A, ma anche la stagione più tribolata in serie A della gestione Novellino.

Corrado, come giudichi le tue esperienze in blucerchiato?
“La prima è stata bellissima, abbiamo vinto il campionato cadetto, inizialmente giocavo spesso, poi sono stato sostituito da Flachi, che ha giocato titolare tutte le partite decisive. Meno fortunata invece l’esperienza di qualche anno più tardi in serie A, quando sono arrivato a gennaio. E’ stato tutto complicato fin dall’inizio, mi sono subito fatto male alla caviglia, Bazzani si era di nuovo fatto male al ginocchio, c’eravamo soltanto io e Francesco, e, nonostante l’infortunio, sono stato obbligato a giocare, avrei dovuto farmi subito operare, invece sono andato avanti a suon di infiltrazioni, che possono essere utili per una, due partite, non per diverse gare”.

In un’intervista estiva avevi dichiarato che l’esperienza alla Samp ti aveva lasciato l’amaro in bocca. Quali sono le motivazioni che ti hanno portato a tale conclusione?
“Ero arrivato alla Samp a 23 anni nel 2002, dopo un campionato cadetto vinto con il Torino e una stagione in A con l’Atalanta, la Samp aveva investito parecchio su di me acquisendo la comproprietà e facendomi firmare 5 anni di contratto, avrei potuto fare il salto di qualità che invece non ho fatto”.

In più occasioni hai avuto giudizi entusiasti in merito all’annata vissuta a Bari.
“Vero, a Bari sono stato benissimo, la città è bellissima, inizialmente devo ammettere che ho avuto un po’ di perplessità a scendere al Sud dove non ero mai stato all’età di 30 anni con la famiglia e invece a fine anno quasi quasi ci compravo casa. La città è fantastica, i baresi sono davvero molto accoglienti, ho avuto un ottimo rapporto con la società e i tifosi. Poi è arrivato Ventura e sono state prese decisioni diverse sul mio futuro. Sono rimasto tuttora in contatto con i tifosi del Bari che mi hanno chiesto di andare con loro domenica in curva a Genova perché sono squalificato con lo Spezia, ma non ci posso essere, ho deciso di seguire i miei compagni nella trasferta di Sorrento”.

Domenica che partita ti aspetti al “Ferraris”?
“In teoria sarebbe una partita da 1 fisso, ma il Bari, proprio perché adesso è ultimo, avrà tanta voglia di rilanciarsi, mi aspetto una partita aperta ad ogni risultato”.

Da esterno come commenti le due eliminazioni della Samp dall’Europa, prima dai preliminari di Champions League, poi dall’Europa League, e il negativo inizio di stagione disputato dal Bari?
“Con il Werder Brema la Sampdoria avrebbe strameritato la qualificazione, è stata davvero sfortunata, Pazzini ha fatto cose incredibili. Sull’Europa League posso dirti che non è facile riprendere un cammino europeo dopo una precedente eliminazione di quel tipo. Sul Bari un po’ mi aspettavo un inizio di campionato simile, spesso le squadre di Ventura partono bene, poi hanno un calo di rendimento nel ritorno della prima stagione, mentre hanno problemi già in partenza nella seconda annata”.

In estate sei ritornato allo Spezia: è stata una scelta di vita?
“Tre anni fa a Spezia in B ho disputato i miei sei migliori mesi della mia carriera. Appena arrivato ho subito sentito l’entusiasmo della piazza, mi sentivo a casa, poi la società è fallita e ho dovuto andare altrove, ma ho sempre cercato di tornare a Spezia, sono troppo legato alla gente. Finora è stata un’esperienza fortunata, ho sempre giocato e sono anche capitano. A giugno mi scadrà il contratto, ma ho già parlato con la società per un rinnovo a gennaio, sono intenzionato a chiudere la carriera qua a Spezia, giocando ancora tre o quattro anni. La società è potente e molto ambiziosa, con gli arrivi di Vannucchi e Saudati ha dimostrato ancora di voler vincere e con il cambio di allenatore siamo andati alla grande. La politica societaria porta a siglare contratti annuali con gli over 30, ho accettato queste condizioni, ora a gennaio parleremo del rinnovo”.

Un saluto ai tifosi blucerchiati e ai sempre più numerosi lettori di Sampdorianews.net
“Mando un grosso in bocca al lupo ai tifosi blucerchiato per il proseguo della stagione. Alla Samp avrei potuto fare molto di più, forse sono arrivato nel momento sbagliato, ho commesso certi errori e qualche limite ha fatto il resto, ma ho avuto un ottimo rapporto con la società e ho ancora dentro di me ottimi ricordi dell’esperienza blucerchiata”.

Si ringrazia l’ufficio stampa dello Spezia Calcio per la disponibilità mostrata nei confronti della nostra testata.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]