Come si fa ad attaccare Eto’o? Lucio e Deki, che recuperi!

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L’Inter si riaffaccia al campionato con l’obiettivo di dimenticare la sconfitta contro la Juve. L’ostacolo alla rimonta è rappresentato dalla Fiorentina, che arriva dalla vittoriosa trasferta di Palermo. Un vero e proprio crocevia per la stagione nerazzurra. Il clima in casa Inter non è dei più sereni dopo la sconfitta di Torino e il Leonardo furioso visto in conferenza lo dimostra. Serve una scossa subito per riprendere la caccia del Milan. I rossoneri in Champions hanno dimostrato fragilità anche a livello psicologico. La sconfitta in casa per uno a zero, poi, è un risultato pesante e difficile da ribaltare. Il Milan vivrà due settimane di processi e critiche che potrebbero indebolire l’ambiente. Per questo l’Inter, ma anche il Napoli, dovranno mettere ancor più pressione ai rossoneri. E’ il momento di colpire, bisogna rialzarsi subito. Non possiamo permetterci di pensare ancora alla Juve.

Dopo la partita contro i bianconeri, si è parlato molto di Samuel Eto’o, che ha spedito sulla traversa la palla del pareggio. Molti tifosi interisti, va detto, si sono stretti intorno al camurenese, difendendolo a spada tratta. E’ comunque comprensibile aver avuto qualche secondo di rabbia dopo l’errore, che è stato abbastanza clamoroso. Quello che però non è piaciuto sono le ironie e le critiche da parte degli avversari, come se Eto’o fosse uno qualunque. Ha sbagliato un gol, ma non si può mettere in discussione un campione del genere per un errore. Ricordiamoci che Eto’o ha vinto tre Champions League (più una in cui era giovanissimo al Real), con due triplete consecutivi. Più lui in meno di dieci anni che la Juve in tutta la sua storia. Un giocatore che quest’anno ha giocato in un modo semplicemente straordinario. Gol, tantissimi, e non solo. Nei momenti di difficoltà, quando l’Inter stava per affondare, l’ha tenuta in vita.

Se siamo ancora qui, a credere nello scudetto, è soprattutto grazie a lui. Ha retto il peso dell’attacco per tutto l’inizio di stagione, quando Milito si è visto a tratti, Pandev non era in forma e i giovani Biabiany e Coutinho ancora troppo acerbi. Ma c’era lui, Samuel Eto’o. Non ci ha lasciato soli quando le cose andavano male e ora non lo lasceremo solo se per una partita non ha segnato. Tra una settimana, poi, tornerà la Champions League, il suo habitat naturale. E in Europa non si potrà fare a meno di Eto’o, anzi, ancora una volta ci aggrapperemo alle sue spalle nella speranza di battere, ancora, il Bayern. Ora però c’è la Fiorentina, per il riscatto immediato. Anche se l’Eto’o visto in trasferta è di un livello inferiore rispetto a quello ammirato in casa. A San Siro il Re Leone ha sfoderato delle prestazioni che hanno ricordato il Ronaldo appena ritirato. Ma già dalla gara di Firenze proverà a invertire la tendenza.

Contro la Fiorentina ci saranno anche Mariga e Stankovic, che si sono rivisti nella lista dei convocati. L’ultima pedina da recuperare, a parte Milito, è Lucio. Con il serbo e il brasiliano l’Inter ritroverà quello che è mancato soprattutto contro la Juve: solidità in difesa e grinta a centrocampo. Insieme a Eto’o, Lucio e Deki sono stati tra i migliori nel difficile inizio di stagione dell’Inter. Per questo il loro ritorno è fondamentale. Il difensore brasiliano non è ancora pronto per il rientro e recupererà per il Bayern, giocando magari contro il Cagliari. La sfida ai bavaresi, replica della finale 2010, è sentitissima da Lucio, che ha giocato molti anni a Monaco ma è stato mandato via in malo modo da Van Gaal. La vendetta se l’è già presa a Madrid, ma non gli dispiacerebbe fare un altro sgarbo all’allenatore olandese. Poi non dimentichiamoci le prestazioni mostruose di Lucio nell’ultima Champions, mai sotto al 7 in pagella. Stankovic, nei piani di Leonardo, prenderà il posto di Kharja. Il marocchino, dopo un grande inizio, è un po’ calato, ma non gli si può chiedere di più. E’ un giocatore arrivato per sostituire i titolari in caso di necessità e l’ha fatto degnamente. Ora però torna Deki e il posto da titolare è suo. Il serbo darà quella quantità e qualità che servono. Poi con Thiago Motta e Sneijder l’intesa è ottima. Anche Mariga sarà utile a far rifiatare Cambiasso e Thiago Motta e mettere a disposizione di Leonardo la sua forza fisica. Tra rientri e rivincite l’Inter vuole tornare a vincere, a partire da Firenze.

[Guglielmo Cannavale – Fonte: www.fcinternews.it]