Conte: “Cose buone e non ma c’è tempo per migliorare”

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logo-juventusNon entusiasmo né amarezza: soddisfazione moderata, un sorriso accennato per la Juve, che non in questa estate non vince, ma poco si interessa dei risultati. Contro l’Everton, un pari in rimonta e poi la beffa ai rigori, soprattuto però progressi di amalgama ed impegno.

«Ho visto diverse cose positive – il commento di Antonio Conte – Certo, ci sono anche degli aspetti negativi, ma è meglio che emergano in gare amichevoli, perché abbiamo il tempo per migliorare». Che poi sarebbe il tempo necessario per permettere alle gambe di assorbire le fatiche del ritiro aostano e degli allenamenti americani. «Mi è piaciuta l’applicazione: le gambe ovviamente sono imballate dopo 15 giorni di duro lavoro a Chatillon e questa prima parte di sedute in America, ma alla fine tutti hanno disputato una buona partita».

Sicuramente lo ha fatto l’autore del pari, Kwadwo Asamoah: «La rete è stata bella – l’ammissione del ghanese – Il pallone è arrivato sul mio piede, il sinistro, e non ci ho pensato su due volte a calciare. Il lavoro di questi giorni sta pagando, mi sento bene, ma nè io nè la squadra siamo ancora al 100%». Precisazione d’obbligo che circola sulla bocca di un po’ tutti i bianconeri. «Non sono ancora al meglio – ha sottolineato, ad esempio, Angelo Ogbonna – Fisicamente le cose non potranno che migliorare con il passare dei giorni e lo stesso vale dal punto di vista tattico. Devo ancora assimilare bene gli schemi, perché per me si tratta di concetti nuovi, ma sto seguendo con attenzione sia i consigli del mister che quelli dei miei compagni».

Tra i quali c’è e continuerà ad esserci Claudio Marchisio. Le voci di un suo malcontento, le chiacchiere su un suo possibile sacrificio, le indiscrezioni su un trasferimento a Montecarlo o a Manchester: tutto dimenticato. «Quando ero in vacanza ci sono rimasto un po’ male perché mi aspettavo, viste le tante voci, che la società desse una risposta – ha confidato il “Principino” – Ma poi il chiarimento c’è stato: ho parlato con i dirigenti telefonicamente e ci siamo chiariti».

Non si è soffermato sulle «tante voci» («Non ho parlato con nessuno, non sono a conoscenza di offerte concrete»), si è detto «orgoglioso nel vedere il proprio nome accostato anche ad altri club tra i più importanti e blasonati del mondo perché significa che si sta lavorando bene, che ci sono degli estimatori»,ma soprattutto Marchisio ha sottolineato che «la voglia è quella di restare, quella di vincere ancora tanto».

Ed i presupposti ci sono tutti, anche in campo europeo: «Quest’anno, grazie ai nuovi arrivi e grazie alla esperienza maturata la passata stagione, ci approcceremo alla Champions League in maniera molto più decisa, consapevoli dei nostri mezzi. Siamo un grande gruppo: sia vecchi sia nuovi arrivati, tutti sanno cosa dobbiamo fare per vincere».

Perché l’unica cosa che conta alla Juve è sempre quella…

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.it]