Coronavirus, i danni economici dello stop del calcio

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Coronavirus, i danni economici dello stop del calcio

Chi ha già tagliato volontariamente la busta paga, chi si é ridotto volontariamente, chi ha licenziato giocatori. Sono i provvedimenti che tante società stanno prendendo, per tamponare le perdite legate alla sospensione dell’attività

ROMA – Gli effetti del Coronavirus si stanno già facendo sentire anche nel mondo del calcio: sospese le attività, sono infatti tante le società in Europa, che hanno già preso provvedimenti economici per tamponare le perdite.

In Francia, Lione, il Bordeaux e l’Amiens hanno comunicato la disoccupazione parziale per tutti i dipendenti. I tesserati percepiranno il 70% dell’ordinaria busta paga; una sorta di cassa integrazione che sarà annullata la settimana precedente alla ripresa del campionato

In Svizzera il presidente del Sion ha licenziato otto giocatori, tra cui due ex di Serie A (Kasami, ex Palermo e Doumbia, ex Roma), motivando la sua decisione che senza reddito non si può offrire lavoro. Pare, però, che prima di arrivare all’estrema decisone, Constantin abbia cercato di convincere i giocatori a firmare contratti a tempo determinato e a ingaggio ridotto per far fronte ai problemi economici e, in mancanza di assenso, abbia optato per il licenziamento.

In Germania i giocatori del Borussia Moenchengladbach si sono spontaneamente ridotti lo stipendio per venire incontro alle esigenze del club e dei suoi dipendenti, cosentendo, in tal modo, al risparmio di circa un milione di euro al mese. Diversi club di Bundesliga sarebbero già pronti a chiedere un taglio degli stipendi dei propri tesserati,

In Brasile, invece, il Flamengo ha già fatto sapere, che non si avvalerà della facoltà concessa dalla legislazione brasiliana, che prevede che un datore di lavoro possa ridurre i salari dei suoi dipendenti “fino al 25%, in proporzione allo stipendio di ognuno, per cause di forza maggiore o eventi debitamente comprovati”.

E in Italia? “Non può essere tabù l’idea di tagliare i compensi dei calciatori, ad alto livello” ha detto il Presidente della FIGC Gravina qualche giorno fa. Si attendono sviluppi.