Cosmi: “Inter una delle squadre più difficili da affrontare adesso”

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Il tecnico giallorosso alla vigilia della delicata sfida contro l’Inter analizza gli aspetti salienti delle sue gare in panchina, in particolare a Parma dove il doppio infortunio del portiere ne ha condizionato la gara. Quindi analizza i neroazzurri in una gara molto delicata dove si dovrà esprimere al massimo per cercare di provare a strappare almeno un punto. Queste le dichiarazioni riportate sul sito ufficiale della società pugliese:

“Ci troviamo nella stessa condizione psicologica che avevamo dopo la partita con la Lazio, trovandoci a commentare sempre una vittoria mancata. Ora abbiamo un punto in più in classifica che possono suonare come due punti persi. E’ inutile negare che c’era molta amarezza, abbiamo rivisto la partita e gli errori  per capire dove abbiamo sbagliato. Non mi piace cercare alibi, ma in queste due gare contro Lazio e Parma ho avuto solo una sostituzione da poter scegliere, visto che tutte le altre sono state determinate da infortuni. A me non era mai accaduto di dover schierare tre portieri in due partite. Questo è un aspetto che magari si sottovaluta, ma ha un suo peso. Non deve essere una giustificazione anche perché sull’ultimo gol a Parma ci sono stati degli errori che non dovevamo commettere, considerato che si trattava dell’ultimo calcio d’angolo della gara. In quell’occasione ci doveva essere più rabbia e capire che era l’ultimo pallone.

L’Inter? Secondo me le squadre più difficili da incontrare sono quelle che subiscono poco e poi nel caso dell’Inter hanno in rosa tanti calciatori che possono far gol. Dovrò valutare Petrachi che non era convocato a Parma a causa di un problema fisico, se l’avrà superato parerà lui. Per il resto ho diversi dubbi, ma è normale quando disputi tre gare in dieci giorni, c’è un discorso di tenuta e condizione fisica. Voglio sottolineare come nel secondo tempo di Parma la squadra abbia interpretato bene il 3-5-2 con il quale siamo scesi in campo e che tra l’altro non avevamo provato. Non sono un integralista, spesso ho adottato il 3-5-2 nella mia carriera e vederlo interpretato a Parma in quel modo mi ha rincuorato molto”.