Crotone, la maledizione degli ultimi minuti

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CROTONE – Le partite, per il Crotone,  dovrebbero durare 80 minuti. Domenica scorsa, al Meazza contro il Milan, i Pitagorici hanno subito il gol decisivo a quattro minuti dalla fine. Ma sono addirittura dodici i punti persi negli ultimi dieci minuti delle quindici gare sinora giocate.

Dodici importantissimi punti per una classifica che, forse, penalizza un po’ troppo una squadra che sta pagando lo scotto della prima esperienza nella massima categoria.

Questione di sfortuna? Non proprio.

Questione dovuta al fatto di non essere ancora riusciti a interpretare la Serie A. Lo aveva detto l’allenatore dei rossoblù Nicola  alla vigilia di Crotone-Genoa, la seconda partita di campionato.

“Dobbiamo rimanere  concentrati fino all’ultimo,  stare attenti negli ultimi minuti, capire che in Serie A é  importante fare punti e che sul finire della partita fare gol diventa secondario ma ciò che più conta é portare a casa un punto”, le sue parole.

Domenica allo stadio Ezio Scida arriva il Pescara. Ed é già un vero scontro-salvezza  tra due compagini che rischiano di lasciare la massima serie dopo solo un anno. La squadra sta continuando la preparazione sul campo Park Jonio di Steccato.

Ancora infortunati Mesbah e Tonev, mentre Claiton ha continuato ad allenarsi a parte. Da segnalare che contro gli abruzzesi mancheranno gli squalificati Crisetig e Rosi, entrambi squalificati.