Crotone-Sampdoria, l’analisi tattica del match

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Pareggio combattuto all’Ezio Scida

Crotone-Sampdoria, analisi tattica
Crotone-Sampdoria, l’analisi tattica del match

CROTONE – Una partita che nel primo tempo ha riservato poche sorprese, ma che ha visto al 43′ il Crotone vincere la statistica che la vuole soccombente nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione.

Il secondo tempo, invece, seppure non donando troppi sussulti sotto l’aspetto del gioco ha messo in risalto l’aspetto tecnico di alcuni giocatori e il vigore agonistico delle due squadre.

Nicola azzecca la tattica

Davide Nicola ha impostato la partita contando di ferire la Sampdoria laddove la si ritiene più debole, ovvero sulle fasce. Come sappiamo la formazione blucerchiata soffre il gioco delle ali per due motivi fondamentali: il primo è dovuto all’assenza contemporanea dei due titolari del ruolo, ovvero Sala sulla destra e Pavlovic sulla sinistra.

La seconda motivazione è più complessa ed è dovuta alla non ancora compiuta maturazione del gioco di Giampaolo che prevede prevalentemente l’accentrasi dei difensori nel marcamento a uomo quando sono soggetti a pressione.

Giampaolo in linea di massima è un allenatore che cura le fasce a supporto del centrocampo, in modo da tenerlo alto e favorire le verticalizzazioni.

Proprio per questo motivo, evidentemente, Nicola ha ritenuto di schierare Mesbah a spingere sulla sinistra, con Palladino a supportare l’attacco e a cercare di servire Falcinelli o l’accorrente Trotta pronto ad inserirsi.

E questo infatti è stato il leit-motiv del primo tempo che oltre a fruttare un gol sul proprio finire, aveva anche generato un’altra rete, annullata per fuorigioco scarosanto di Falcinelli, appena al 2′.

Le contromosse di Giampaolo

Nel secondo tempo Giampaolo è corso ai ripari con una mossa proficua quanto ormai classica: l’avanzamento dell’esterno destro (Pereira) a livello dei centrocampisti e il contemporaneo inserimento di Praet al posto di Linetty, che tra l’altro è apparso insolitamente in ombra.

Praet ha liberato quindi Pereira dall’onere di coprire anche la fascia del centrocampo, e con la sua capacità di puntare l’uomo ha tenuto indietro il centrocampo avversario.

Si è rivisto a quel punto il pressing alto della Samp, interpretato alla perfezione da Bruno Fernandes subentrato in sostituzione di uno spento Ricky Alvarez. Ed è stato proprio il portoghese a mettere il piede al posto giusto anticipando Cordaz su cross di Quagliarella, dando alla Samp il gol del pareggio al 72′.

Da registrare le solite giocate geniali di Muriel, che ha confermato il suo stato di forma ed ha colto anche una traversa con un vero missile scagliato di destro in corsa. Il colombiano è stato pericoloso in un paio di altre occasioni specialmente quando si è disposto in verticale rispetto a Quagliarella il quale si porta nei pressi dell’area spalle alla porta creando spazi per il bomber.