MONTEVIDEO (UR) – Si dice che la verità spesso stia nel mezzo quando due affermazioni contrastano su di una stessa materia. Ma nel calcio o un giocatore indossa una maglia, o ne indossa un’altra, o lo si tratta o non lo si tratta, o lo si conosce o non lo si conosce. Ne siamo proprio sicuri?
Lo “strano caso di Alejandro Martinuccio” è servito. Ieri notte, dal canale Sport Italia, l’addì etneo Pietro Lo Monaco affermava convinto e convincente, che del giovane attaccante del Penarol, Martinuccio, aveva sì sentito parlare ma che davvero nulla avesse fatto per convincerlo ad approdare al Catania: “nessun contatto col giocatore, nessun contatto col giocatore, nessun contatto col club”, categorico.
Cosa accade a distanza di poche ore in Uruguay? La stampa annuncia l’imminente passaggio del giocatore al Catania, snocciolando cifre ed accordi presi già tempo, tanto tempo addietro, tra Catania, Penarol e giocatore.
Un affare le cui cifre girano intorno ai 4mln di dollari, di questi 1.2 perché il Penarol esercitasse l’opzione di riscatto dalla Nueva Chicago, titolare ancora di parte del cartellino del giocatore, da aggiungere ai 2mln che il Catania avrebbe versato nelle casse degli uruguyani per assicurarsi le prestazioni dell’attaccante.
Classe 1987, Martinuccio ha da poco terminato i propri impegni sportivi col Penarol, culminati nella sconfitta in Libertadores (vinta dal Santos). In carriera ha timbrato 88 presenze tra campionati nazionali e coppe, segnando 26 goal. Nelle ultime sue stagioni, al Penarol, ne ha messi a segno 17 in 71 apparizioni.
Non resta quindi che attendere conferme o smentite, concrete, nelle prossime ore. Il giocatore era appetito e seguito da Palermo, Roma, Fiorentina, Bologna, tutte sqauadre e direttori sportivi accortisi del talento uruguyano solo dopo le voci insistenti che lo volevano già al Catania. Se davvero l’addì Lo Monaco fosse riuscito a batter tutti sul tempo e blindare l’accordo dall’assalto di società senza dubbio con un portafoglio “più spesso”, allora sarebbe davvero un gran colpo..
[Redazione Mondo Catania – Fonte: www.mondocatania.com]
