Diario di mercato: i viaggi e le missioni degli osservatori italiani a caccia del talento giusto…

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Appunti di viaggio. Sparsi. Provate lo stesso a seguirmi. L’Udinese, per esempio, è in Sudamerica. Come sempre, da sempre. E’una di quelle società che si muove prima, nell’ombra, lontano dai riflettori. Ma arriva. Ha mandato due osservatori in Argentina, sono rimasti lì una settimana, stregati da un paio di giovani: il primo è Blanco, gioca nel Lanus, è un classe 88, di mestiere fa l’attaccante esterno, può essere impiegato anche come trequartista, mentre l’altro si chiama Fernandez, 21 anni, è il pilastro dell’Estudiantes. Saranno monitorati ancora, possono fare al caso di Guidolin.

L’idea più concreta però porta all’erede di Inler (sul quale Inter e Liverpool insisteranno), già individuato in Yacob, centrocampista del Racing Avellaneda, quello che seguiva il Napoli qualche anno fa. Ha un costo di cinque milioni, il prezzo può scendere un pochino, i primi contatti sono stati avviati. Adesso la missione friulana prosegue in Brasile, là dove gioca e piace Jucilei del Corinthians, uno che presto potremmo vedere da noi, promosso già da tutti gli osservatori italiani.

Si viaggia, si vola, da uno stadio all’altro: il nuovo dt del Genoa, Berta, è stato martedì a Basilea, mercoledì a vedere Schalke 04-Benfica, giovedì a Dortmund per l’Europa League. A Gelsenkirchen, c’èra pure la Juve: un’occhiata a Matip (difensore/centrocampista del 91, da rivedere), un circoletto rosso fuoco per Papadopoulos, classe 92, il Materazzi greco. Il Genoa lo stava prendendo già l’estate scorsa, ne aveva parlato anche con l’Inter per fare un’operazione in comproprietà, poi Magath ha anticipato tutti e speso più di tutti (tra commissioni e ingaggio, sarà costato almeno tre milioni ed era a parametro zero…). Al debutto in Champions ha annullato Cardoso e stupito solo quelli che non lo conoscevano: nel campionato greco, infatti, è stato il più giovane esordiente di tutti i tempi, a 15 anni e 283 giorni, una personalità da veterano che gli ha permesso di rifiutare ogni offerta di contratto dell’Olimpiacos per liberarsi gratis mentre in campo morde, ringhia e non ti fa respirare.

Ecco perché il Genoa ci riproverà e la Juve è pronta ad un assalto se lo Schalke continuerà a deludere, non si sa mai. Altri appunti, quelli nerazzurri. Sul taccuino dell’Inter c’era da tempo il nome di Gaston Ramirez, il nuovo idolo di Bologna. Ausilio (il braccio destro di Branca) lo ha seguito nel Penarol quando pensava di prendere il suo compagno di squadra, Aguirregaray, quello che doveva essere l’erede di Maicon. Preso Coutinho (3,5 milioni: un affare), non c’era più il posto da extracomunitario libero così l’Inter ha rinunciato e lasciato campo libero al Bologna, bravo e rapido nel concludere una trattativa difficile. Tornerà a vederlo, l’Inter. Aspettiamoci presto al Dall’Ara gli inviati di Benitez, come aspettiamo altrettanto presto (giugno se Santon continua a migliorare) un colpo sulla sinistra.

La lista dei candidati è lunga: Vargas e Bale in prima fila, Antonelli in seconda, qualche sorpresa in arrivo. Seguito ma non convince Schmelzer del Borussia, intriga di più Alvaro Pereira del Porto. Come intriga e molto Cavani all’Arsenal: Tony Banfield, lo storico osservatore per l’Italia di Wenger, lo ha visto e rivisto e si è pure informato sui costi del cartellino e su quanto guadagna. Forse, però, è meglio che si rassegni.

[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]