Europa League, Inter: scatta l’ora di Kovacic

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logo-interÈ arrivato (forse) il momento di Mateo Kovacic. Nulla di ufficiale, la formazione anti-Tottenham è ancora tutta da definire, ma le probabilità che il 18enne talento croato possa essere in campo a White Hart Lane sono piuttosto alte. Il motivo è presto detto: oltre a essere tra i più freschi della rosa nerazzurra, avendo giocato l’ultima partita a Cluj lo scorso 21 febbraio (90 minuti) ed essendo rimasto fuori nel derby e a Catania, potrà ‘godere’ delle assenze in casa nerazzurra nel reparto mediano: Kuzmanovic e Stankovic, infatti, pur essendo abili e arruolabili non fanno parte della lista Uefa e si aggiungono ai lungodegenti Mudingayi e Obi. Il che riduce il centrocampo ai soli Cambiasso, Gargano e Guarin, con il colombiano ancora in dubbio per la distorsione alla caviglia patita al Massimino.

DUTTILITÁ TATTICA – Non una situazione semplice, dunque, che però dovrebbe riaprire le porte del rettangolo di gioco all’ex Dinamo Zagabria. Stramaccioni ultimamente lo ha voluto preservare dalla situazione critica per evitare che sentisse troppe pressioni addosso, lui che oltre a essere giovanissimo deve ancora capire il calcio italiano. Ma a Londra la sua versatilità potrebbe tornare utile, anche se molto dipenderà dal modulo che l’allenatore adotterà. Se venisse riproposto il 4-2-3-1 delle ultime due uscite, Kovacic troverebbe posto al fianco di un altro centrocampista davanti alla difesa. Più difficile che venga posizionato dietro l’unica punta o in fascia. Se Stramaccioni decidesse invece di puntare su un 4-3-1-2 più classico (consigliabile vista l’assenza di Schelotto, anche lui fuori dalla lista Uefa), il nazionale under 21 della Croazia potrebbe ricoprire uno dei tre ruoli in mediana.

PROFILO UNICO – A qualsiasi disquisizione tattica però andrebbe aggiunto un dettaglio: il calcio internazionale, e nello specifico quello inglese, si sposa meglio di quello italiano, al momento, con le caratteristiche del centrocampista classe ’94 arrivato a gennaio a Milano. Questione di spazi, di rapidità, di tecnica più che di tatticismi. Il Tottenham è infatti una squadra che ama allargare il gioco e correre, grazie anche ai suoi velocisti. Ma soffre i contropiede e i lanci lunghi. Giocatore ordinato e rapido di testa, Kovacic potrebbe essere l’origine delle ripartenze con cui l’Inter avrà il dovere di creare scompiglio nella retroguardia di Villas-Boas. Nella rosa nerazzurra non c’è infatti un altro giocatore con tali qualità, solo Stankovic è in grado di alzare la testa e servire i compagni con precisione prima che la difesa avversaria riesca a tornare al suo posto. Ma il serbo, come detto, è appena rientrato e comunque non è in lista Europa League.

Pertanto la scelta non pare particolarmente ardua: a meno di una strategia alternativa e a sorpresa, posto sempre che Guarin sia disponibile, è probabile che Stramaccioni rilanci colui che la Bild ha definito il più forte classe ’94 al mondo. Da Cluj a Londra, l’Europa potrebbe essere l’humus ideale per consentirgli di crescere senza troppa ansia, mostrare le sue qualità e dare un valore aggiunto a tutta la squadra.

[Fabio Costantino – Fonte: www.fcinternews.it]