Europa League, Juventus: ritorno in Turchia

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logo Europa LeagueI bianconeri si giocano la qualificazione forti del 2-0 casalingo nel match di andata

TREBISONDA (TURCHIA) – La notizia più importante della vigilia bianconera è giunta da uno sguardo verso il cielo: non nevica a Trebisonda. Stanotte, nessun rischio climatico: i fantasmi turchi restano ad Istanbul, la qualificazione della Juve si giocherà su un campo di calcio e non di patate.

Si riparte dal 2-0 dello Stadium, vantaggio che Conte non vuole diventi limite: «Siamo la squadra migliore sul campo e dobbiamo dimostrarlo – ha puntualizzato il tecnico salentino – Il risultato dell’andata non cambierà il nostro atteggiamento: non giocheremo per difenderci, perché non è nella nostra mentalità. A noi piace attaccare e, quindi, vogliamo fare la partita, sapendo che un gol ci metterebbe in discesa la strada per gli Ottavi di finale. Lo stadio sarà un inferno? Siamo vaccinati: non è la prima volta che affrontiamo certe situazioni».

Juve che Conte vuole vaccinata anche dal virus delle polemiche arbitrali. Hami Mandirali, allenatore dei turchi, ha punzecchiato («All’andata avevamo segnato un gol regolare, peccato che non ci sia stato convalidato»), il collega italiano non ha abboccato: «Non mi sono piaciuto l’anno scorso, quando ho avuto da ridire in maniera molto forte nei confronti dell’arbitro di Juve-Genoa, perché a mio avviso al 94′ non c’era stato dato un rigore. Ho sbagliato in maniera grossolana, mi sono scusato e ho cambiato atteggiamento. Da allora, preferisco parlare di calcio giocato. I nostri arbitri sono i migliori al mondo: dobbiamo rispettare il loro operato e quello del presidente Nicchi e del designatore Braschi».

Dopo quanto successo nel derby di domenica scorsa (rosso mancato a Vidal, penalty non concesso ad El Kaddouri), molti – c’è da crederci – strumentalizzeranno queste affermazioni. Su quanto accaduto fuori dal campo, in occasione della stracittadina torinese, invece, si è espresso Buffon: «Quello fatto del nostro presidente è stato un intervento molto opportuno – ha detto il capitano, al fianco di Conte nella conferenza della vigilia – Il rispetto deve essere totale, più che mai nei confronti dei morti. Si dice “riposa in pace”, quindi cerchiamo di non rompere le scatole a nessuno, tantomeno alle vittime delle tragedie».

Girata la triste pagina degli striscioni infamanti del derby, per la Juve è tempo di scriverne una nuova europea: «L’ex Coppa Uefa è una competizione da prendere sul serio: andare avanti ci farà guadagnare fiducia a livello internazionale». Chi proverà a spingere avanti “Madama”, al netto di chi è rimasto a Vinovo (come Asamoah, bloccato da un problema muscolare) saranno un paio di titolari (Vidal, ad esempio, che è squalificato in campionato), un manipolo di rincalzi (Isla, Padoin, Peluso) e l’inedita coppia Giovinco-Osvaldo.
Al campo (senza neve), il verdetto.

[Giuseppe Piegari – Fonte: www.goalnews24.eu]