Europa League, Trabzonspor-Lazio 3-3: dall’inferno al purgatorio

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logo-lazioInferno e purgatorio: primo tempo thriller e ripresa da Libro Cuore, con ragazzini e bomber caduti nel dimenticatoio sugli scudi. La Lazio torna con le ossa rotte dalla trasferta con il Trabzonspor, ma con un punto prezioso. I turchi capitalizzano le palle gol concesse dalla sbadata difesa biancoceleste e all’intervallo conducono per 3-1 (di Onazi la rete biancoceleste). Nel secondo tempo reazione d’orgoglio dei capitolini, i padroni di casa sprecano contropiedi in sequenza ed uno strepitoso Floccari recupera il doppio svantaggio con un tremendo uno-due nel finale. Almeno metà partita da pennarello rosso, ma fortuna e grinta premiano i ragazzi di Petkovic.

LE FORMAZIONI – Lazio fantasia. Il popolo chiede, Petkovic accontenta, anche se le scelte sembrano piuttosto obbligate. Il 4-2-3-1 sperimentato ad inizio settimana viene applicato in terra turca, con Lulic che torna sulla linea dei difensori e Cana-Ciani confermati in mezzo. Rientra Biglia dopo il problema al polpaccio a formare la cerniera di mediana con Onazi. Il tridente di trequartisti promette spettacolo: Candreva, Hernanes ed il tanto atteso Felipe Anderson, il giocattolo più bello comprato in estate, all’esordio stagionale. In avanti il giovane colombiano Perea trova la prima maglia da titolare. Trabzonspor con modulo speculare: ci sono Colman e Zokora a custodire le chiavi del centrocampo, Malouda-Mierzejejewski-Erdogan si muovono come satelliti intorno al brasiliano Paulo Henrique.

PRIMO TEMPO – Si torna in Turchia, terra ostica. Si torna a Trebisonda, 19 anni dopo un successo esterno agli ottavi di Coppa Uefa che da queste parti brucia ancora. Il Hüseyin Avni Aker è una bolgia ma, nonostante le tante defezioni, nelle prime battute la Lazio prova ad imporre il proprio gioco a testa alta. Felipe Anderson cerca la posizione, Hernanes tocca tanti palloni, Perea è prezioso nel gioco di sponda anche se cerca poco la profondità. I turchi sono agguerriti e puntano sulle ripartenze affidandosi agli elementi più tecnici ed esperti. La Lazio tenta l’affondo al 12’, il tiro di Hernanes viene respinto  da Kivrak e scatena un contropiede fulmineo: con un passaggio i padroni di casa si ritrovano in una situazione di due contro due, Henrique allarga a sinistra per Erdogan che sferra un diagonale potente e preciso che anticipa la chiusura affannata di Ciani e vale il vantaggio. Felipe Anderson tira fuori la testa del guscio, la classe c’è ma la caviglia non gli garantisce ancora sicurezza e stabilità nei movimenti. La Lazio si muove discretamente ma sbaglia puntualmente l’ultimo passaggio nei venti metri finali, i turchi si difendono con ordine e puniscono senza pietà. Al 21’ Lulic si addormenta con il pallone sulla corsia di sinistra, la palla carambola sui piedi del bravo Mierzejewski che calcia senza troppe riflessioni di sorta, è fortunato perché la traiettoria viene deviata da Cana e si impenna scavalcando Marchetti. La Lazio cerca di reagire ma rischia il colpo del ko con Lulic vicino al secondo suicidio difensivo, Mierzejewski non trova l’appuntamento con il gol. Poco prima della mezzora reazione d’orgoglio dei biancocelesti che accorciano le distanze, delizioso il colpetto di Onazi su invito a nozze di Perea. La difesa del Trabzonspor è morbida come un panetto di burro, Hernanes tenta la rasoiata – marchio di fabbrica – ma la palla spizza il palo esterno. Sfida tra retroguardie ‘incerte’, per usare un eufemismo, con la differenza che i turchi non perdonano: al 35’ Biglia e Cana si scontrano con tenerezza fantozziana stendendo un tappeto rosso a Paulo Henrique, troppo facile per il brasiliano bucare Marchetti in uscita. Così non va, Lulic chiede venia con un acuto prima dell’intervallo ma la Lazio rientra mestamente negli spogliatoi per riordinare le idee.

SECONDO TEMPO – Di nuovo in campo con gli stessi effettivi. Pronti, via e Ciani stacca di testa su corner Candreva: sarebbe 3-2, se la traiettoria dell’assist non fosse andata in gita fuori campo prima di depositarsi sulla testa del francese. Hernanes prova a prendere la squadra per mano, inserimento perfetto  con incornata annessa in stile Legia ma Kivrak è attento. I turchi rallentano il ritmo, la Lazio cerca il pertugio vincente. Felipe Anderson cresce alla distanza e mostra le sue qualità: perfetto il corridio aperto di Lulic proprio per l’ex Santos, controllo con dribbling incorporato ma a tu per tu con il portiere gli calcia sul corpo. Dentro Floccari per Candreva ma la Lazio di metà secondo tempo è monopolio di Anderson: pregevole il tunnel sulla destra, giocata di fisico e siluro chiuso dal portiere sul primo palo. I ragazzi di Petkovic alzano sensibilmente il baricentro, nelle ripartenze il Trabzonspor cavalca praterie infinite ma trotterella a ritmi scapoli vs ammogliati e spreca diverse occasioni (Alanzinho prima e Paulo Henrique poi).  Poi come d’incanto si sveglia Floccari, bello addormentato di questo primo scorcio di stagione. All’83’ ringrazia Kivrak per l’uscita a farfalle e deposita in rete di testa, due minuti più tardi chiede e ottiene il triangolo con Perea (tirare mai, ma che assist!) e trova l’angolo vincente nell’incrocio dopo aver protetto palla alla perfezione. Petkovic predica calma, teme la foga eccessiva di ribaltare il risultato, con il pericolo di subire la beffa. Un pareggio contro i cinici turchi è oro che luccica, stavolta l’orgoglio c’è, per il gioco e soprattutto i meccanismi difensivi ripassare tra un po’, almeno dopo la sosta….

TABELLINO:

Trabzonspor (4-2-3-1): Kivrak; Bosingwa, Demir, Yumlu, Adin; Colman (57′ Akgun), Zokora; Erdogan, Mierzejewski, Malouda (64′ Alanzinho); Paulo Henrique. Allenatore: Akcay.A disposizione: Ayvaz, Bamba, Akgun, Ozdemir, Kacar, Alazinho, Janko

Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Cavanda, Ciani, Cana, Lulic; Onazi, Biglia; Candreva (61′ Floccari), Hernanes (75′ Ederson), Felipe Anderson (80′ Keita); Perea. Allenatore: Petkovic. A disposizione: Berisha, Serpieri, Ledesma, Gonzalez, Ederson, Floccari, Keita

Arbitro: Hansson (Sve)

Reti: 12′ Erdogan, 22′ Mierzejewski, 35′ Paulo Henrique (T), 29′ Onazi, 84′ Floccari, 85′ Floccari (L)

Ammoniti: Cavanda (L)

[Davide Capogrossi – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]