Fiorentina-Bologna: la voce dei protagonisti

266

FIORENTINA

Sinisa Mihajlovic: “Per quanto riguarda il futuro abbiamo le idee chiare, mentre per quanto riguarda la partita nel primo tempo abbiamo tenuto in mano il gioco, abbiamo segnato e non ci sono stati rischi.

Nel secondo tempo siamo stato più imprecisi e con la rete subita e l’espulsione tutto è diventato più difficile. Per il prossimo anno siamo alla ricerca di giocatori soprattutto motivati. E’ finito un ciclo ed è l’ora di aprirne un altro come ha detto il direttore sportivo. Ancora non è il momento per scendere nei dettagli, ma vi assicuro che siamo sereni e con le idee chiare. D’Agostino è un giocatore importante che può ricoprire tutti i ruoli in difesa.

Nel primo tempo abbiamo giocato bene, abbiamo segnato e avuto un’altra buona occasione con Gila. Nella ripresa abbiamo subito il pareggio e poi ci siamo ritrovati in 10, ma ci abbiamo provato fino alla fine. Loro però si accontentavano del pari e si difendevano dietro la linea della palla, e non abbiamo trovato spazi. Ho cercato di fare qualcosa anche con i cambi. Non sono deluso o arrabbiato, nel calcio ci sta di non riuscire a vincere, specie su un campo così. Sono stati anche gli episodi, se Gila avesse segnato il 2-0 avremmo avuto in mano la partita, poi nel calcio gli errori si fanno e l’espulsione ci ha condizionato. Il voto alla stagione? Dovete darlo voi giornalisti. Sono contento della mia squadra visto quello che abbiamo passato in questo campionato, si poteva fare di più con la squadra al completo ma viste le difficoltà si poteva finire anche peggio. Boruc in Inghilterra? Noi abbiamo tre numeri uno, Boruc ha fatto molto bene ma per queste ultime due gare ho deciso di far giocare Frey e portare Neto in panchina. Loro tre si sono comportati sempre da grandi professionisti. Avrei voluto mettere Donadel ma sull’1-1 ho messo Ljajic per provare a giocare più offensivi. Gilardino? Ha preso una botta alla caviglia e mi ha chiesto il cambio, non credo sia nulla di grave. Nessuna punta in panchina? Babacar non era ancora recuperato e non ne avevamo altre, i ragazzi della Primavera hanno giocato ieri e comunque sapevo che Mutu avrebbe potuto fare la prima punta come ha fatto. Cerci? E’ un giocatore che ha qualità importanti, uno dei pochi che sulla fascia salta l’uomo. Può migliorare ancora tanto e dipende da lui il suo futuro. Paura di perdere? Se avessero segnato il rigore in superiorità numerica era probabile… Poi dopo l’errore ho sperato di vincere”.

Andrea Della Valle: “E’ da settembre che siamo abituati ai fischi. Sono frutto del nostro secondo tempo. E’ stata un’annata più che dignitosa. Non posso essere contento perché non abbiamo raggiunto l’Europa, ma da dopo Natale abbiamo fatto bene. La piazza merita l’Europa.

L’obiettivo per il prossimo anno sarà la qualificazione in Uefa. Per quanto riguarda la Champions, con sole tre italiane qualificate sarà difficile anche se non impossibile. Alcuni ragazzi hanno chiuso un ciclo qua a Firenze. Corvino dovrà fare un gran lavoro quest’estate. Saranno settimane intense per molti giocatori viola.

Montolivo? L’offerta l’abbiamo fatta, ora stiamo aspettando a giorni la risposta, perché vorremo ripartire da lui per il nuovo ciclo. La sua situazione è diversa da quella di Toni, non si può fare paragoni. Tra i top players è quella di Montolivo la situazione più delicata. Dopo la partita di Brescia cercheremo di ripartire anche a livello societario insieme alla città. Mihajlovic contestato? Saranno state 3-4 persone. Noi puntiamo su di lui, vogliamo dargli un’altra opportunità perché se la merità. Il mio primo obiettivo sarà quello di regalare soddisfazioni a questa città, stando sempre attenti al bilancio.

Di “sirene” a giro ce ne sono molte per Montolivo, e non solo per lui ce ne sono state a gennaio. Non sapete neanche quanti assalti ho dovuto respingere. Dobbiamo ridurre gli ingaggi perché non abbiamo raggiunto la Champions per due anni. Dovremo essere bravi a pescare giocatori di qualità con stipendi ancora bassi, come con Toni. Dovremo riuscire a dare entusiasmo ai tifosi. A gennaio questa società ha dimostrato di avere gli attributi perché da una situazione critica siamo riusciti a riemergere. Considerando che siamo partiti da Gubbio e siamo arrivati a sfiorare i quarti di Champions, alla lunga capisci che devi trovare un equilibrio finanziario e un po’ di buon senso. L’Udinese è un esempio da seguire perché al di là dei tifosi riescono ad autofinanziarsi ed a proporsi ogni anno sempre competitivi. La presidenza? Si può anche non avere la carica ufficiale ma avere l’entusiasmo e la voglia di svolgere certe mansioni”.

Manuel Pasqual: “Tutti abbiamo dimostrato di poter indossare questa maglia. Spero che questo gruppo non sia rivoluzionato. Oggi nel secondo tempo abbiamo sofferto, ma nel complesso la stagione poteva finire molto meglio. Abbiamo fatto un bel primo tempo. Peccato non aver chiuso la partita. L’espulsione ci ha penalizzati molto. Smentisco la voce che mi ha dava vicino al Cagliari. La mia volontà, ribadisco, è rimanere a Firenze, e mi sembra la stessa della società”.

Alessio Cerci: “Ho segnato un bel gol. Il cross di Vargas era perfetto. Il mio punto forte è cercare il dribbling, per questo vorrei giocare più palloni. Un altro gol a Brescia? Speriamo, ci sto prendendo gusto”.

BOLOGNA

Alberto Malesani: “Obiettivamente il Bologna non è più quella di prima, ma devo dire che ad oggi avremo 45 punti. In assenza di una società da 6 mesi, questo gruppo ha fatto anche troppo. Anche a Firenze mi facevo rispettare perché facevo giocare chi se lo meritava e quando dicevo a Batistuta di stare in panchina lui ci stava. Non è questione di uomini, siamo fragili, siamo partiti malissimo con degli errori brutti. Secondo me questa crisi non dipende da noi, è difficile interloquire quando c’è un solo Presidente in società, figuriamoci senza. Abbiamo preso un gol ridicolo, per colpa nostra. Ad esempio Ramirez, Britos, Della Rocca, si sono consolidati quest’anno, sono giovani che hai in pianta stabile in prima squadra e sono migliorati tantissimo. Emozione a Firenze? Penso che i fiorentini siano le persone che mi hanno più voluto bene nel calcio in assoluto, dovunque vado a giro per il mondo e incontro un fiorentino, mi vuole bene e mi saluta affettuosamente. I tifosi devono stare tranquilli, il direttore Corvino ha ricordato cosa ha fatto la società in questi anni cioè grandissime cose insieme a Prandelli. Anche Sinisa è un grande allenatore che ha voglia di emergere e di gran carattere. La gente deve stare tranquilla perché la Fiorentina è in buone mani, sarà sempre una squadra forte, non c’è da dubitare”.

Emiliano Viviano: “Nel secondo tempo abbiamo fatto emergere le nostre motivazioni che erano maggiori delle loro. Il rigore di Di Vaio? Ci sta di sbagliare. Sarebbe bellissimo festeggiare la salvezza con una giornata d’anticipo. Vedremo dopo le partite di oggi pomeriggio. Il prossimo anno? Spero in un campionato pià tranquillo. Il mio futuro? Vedremo dopo che Bologna e Inter si saranno messe d’accordo sul mio cartellino. I fischi di Firenze? Un po’ di disamoramento c’è stato ma la Fiorentina è la Fiorentina e basterà poco per far tornare il sorriso ai tifosi. Gli applausi nei miei confronti mi hanno fatto piacere. Loro sono i miei fratelli”.

Daniele Paponi: “E’ importante questo risultato per la nostra salvezza, ci sono stati passi avanti nella ripresa e abbiamo ripreso il risultato. Gli ultimi due pareggi sono stati ottimi per noi. Nel primo tempo la Fiorentina ci ha messo in difficoltà, giocavano molto bene, poi n oi ci siamo svegliati e abbiamo avuto un’ottima reazione. L’azione del rigore non dato non l’ho vista bene ero coperto. Nello spogliatoio non abbiamo detto niente  a Di Vaio perché sa che dispiace a tutti”.

Marco Di Vaio: “Siamo troppo felici, è stato un anno straordinario, intenso, difficile, pieno di emozioni. Abbiamo raggiunto l’obiettivo stagionale grazie ad un grande cuore, ci abbiamo messo tutto quello che avevamo, per noi vale come uno scudetto per tutto quello che abbiamo passato. Voglio ringraziare e fare i miei complimenti a tutti, giocatori, tecnici, dirigenti, staff medico, magazzinieri e dipendenti. Siamo stati una grande famiglia per tutto l’anno”.

[Simone Bargellini – Fonte: www.violanews.com]