Fiorentina: cosa cambia con Pizarro in campo?

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Non è e non sarà mai uno di quei giocatori normali, che puoi rimpiazzare facilmente. David Pizarro appartiene alla schiera dei fuoriclasse nel proprio ruolo e i suoi 33 anni suonati non si sono rivelati un problema in questa stagione. Tanto che se c’è qualcuno al quale Montella non rinuncerebbe mai, forze di cause maggiori permettendo, è proprio il Pek, liquidato quest’estate dalla Roma.

Ma in termini di punti, quanto cambia averlo o non averlo in campo? Da un punto di vista di media punti la differenza si nota. Scegliendo come campione solo le partite di campionato, il Pek ha saltato 5 partite e ne ha giocate interamente 13. Se si escludono le due che lo hanno visto protagonista in parte, contro il Pescara fu sostituito al 65′ e col Palermo entrò al 70′, si vede come con lui in campo la Fiorentina abbia raccolto una media di 1,92 punti a partita, frutto di 7 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte per un totale di 25 punti. Quando il Pek non è stato in campo la media punti è scesa sensibilmente. In quei 5 match sono maturate 2 vittorie contro Bologna e Lazio, un pareggio col Torino e due sconfitte contro Roma e Udinese per una media di 1,4 punti a partita. A tutto questo si aggiungano le tre vittorie di Coppa Italia della Fiorentina che però lo hanno visto presente in due circostanze dall’inizio alla fine della partita.

Anche domani contro la Roma Pizarro non dovrebbe giocare nonostante risulti sulla lista dei convocati, per cui si fa sempre più pressante l’esigenza di trovare un suo vice. La società si sta muovendo in questo senso dal momento che per questo ruolo Montella a inizio stagione aveva scelto Olivera che lascierà Firenze dopo le 4 giornate di squalifica prese contro la Roma e Migliaccio ha qualità molto diverse da quelle del cileno. Forse è esagerato parlare di “dipendenza” da Pek ma la differenza tra quando è in campo e quando non c’è si sente, anche in classifica.

[Lorenzo Benedetti – Fonte: www.violanews.com]