Fiorentina: la cronostoria di Mario Gomez

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logo-fiorentinaLa lunga attesa sembra stia terminando: Mario Gomez scalpita ed è pronto per indossare nuovamente la maglia numero 33 col giglio viola sul petto. Era il 50′ di Fiorentna-Cagliari quando il ginocchio di Gomez fece “crac”: portato via il barella, sofferente, il Franchi gli tributò un lunghissimo applauso pieno di speranza e di paura. 100.880 minuti, 1680 ore e 70 giorni: questi i numeri della lunga assenza dai campi del panzer tedesco, che domenica 24 novembre potrebbe tornare a disposizione di Montella per la trasferta di Udine dopo la lesione distrattiva di II° grado del legamento collaterale mediale del ginocchio. Scampoli di gioco per super Mario, che in  totale ha disputato soltanto cinque gare ufficiali con la Fiorentina (due di qualificazione ai gironi d’Europa League contro il Grasshoppers e tre in Serie A contro Catania, Genoa e Cagliari). Per lui all’attivo 230 minuti nelle prime tre partite in A (90+90+50, il momento dell’infortunio) e 180 minuti nelle due sfide agli svizzeri del Grasshoppers. Il suo score è fermo a due reti in A, con la doppietta al Genoa alla seconda giornata che contribuì al 5-2 finale a Marassi. Violanews.com ripercorre la sua lunga assenza dai campi con una cronostoria: un modo per rivivere le fasi più cruciale del suo lungo stop, con la speranza di riprendere il campionato con un Gomez in più.

15 SETTEMBRE, L’INFORTUNIO: siamo al 50′ di Fiorentina-Cagliari. Gomez prova a saltare il portiere Agazzi ma il ginocchio rimane sotto al corpo del numero 1 rossoblu. Le urla di dolore, la disperazione ed il Franchi gelato. Uscirà in barella tra gli applausi e la comprensibile apprensione del popolo viola. I viola impatteranno con i sardi per 1-1 con la rete di Borja Valero.

16 SETTEMBRE, LA PROGNOSI: il medico sociale Manetti emette il report medico più atteso. Si tratta di una lesione distrattiva di II° grado del legamento collaterale mediale del ginocchio. Prognosi di 6-7 settimane. La società ed i tifosi tirano un sospiro di sollievo, anche perché si escludeva l’eventualità di intervenire sul ginocchio con uno stop che ne avrebbe compromesso la stagione. (Nella foto Gomez mentre entra a Careggi per la visita e la risonanza).

1 OTTOBRE, VIA LE STAMPELLE: la prima bella notizia, Gomez comincia la seconda fase della sua riabilitazione. Si toglie le stampelle e ricomincia a camminare senza ausilio delle stampelle. Nella foto una fase del lungo recupero del tedesco, con una sessione di allenamento in piscina.

10 OTTOBRE, SECONDO REPORT: arriva il report numero 2 su Gomez, molto atteso. Sì, perché il dottor Manetti parla di “guarigione”. Adesso si tratterà di riproporre gradualmente lo stress sul ginocchio in modo da rinforzarlo muscolarmente e monitorare la reazione allo sforzo sempre maggiore. Il dottore conferma anche la visita a Monaco di Baviera, che concorda con la guarigione. Nella foto Gomez insieme alla fidanzata Carina mentre si accingono a varcare la soglia dei campini al Franchi.

15 OTTOBRE, “IL MIO GINOCCHIO STA BENE“: queste le parole di Gomez affidate all’house organ violachannel.tv, mentre suona la carica in vista dell’attesa partita del 20 ottobre contro la Juventus: “Il mio recupero procede bene, il mio ginocchio sta bene“.

28 OTTOBRE, TORNA IN ALLENAMENTO: dopo tanta palestra ecco anche il primo allenamento completo col pallone. Corsa e non solo: Mario torna in gruppo col lavoro differenziato, certo, ma a contatto con la sfera (nella foto Gomez in azione a Zurigo contro il Grasshopper). Mario Gomez ha saltato complessivamente 13 partite ufficiali con la viola (9 in campionato, 4 in Europa League). Senza di lui il peso dell’attacco è ricaduto, soprattutto, sulle spalle di un certo Giuseppe Rossi autore di una prima parte davvero spettacolare con 11 reti in 12 partite di campionato. In Europa, invece, è toccato a Ryder Matos vestirsi da bomber con 3 reti messe a segno dal brasiliano classe ’93. Ma adesso sembrano esserci i presupposti per rivedere la coppia più prolifica della Serie A, Rossi-Gomez, con 14 reti all’attivo.

24 NOVEMBRE, IL RITORNO?

[Matteo Dovellini – Fonte: www.violanews.com]