Fiorentina-Udinese 2-1: i viola consolidano il quarto posto

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logo-fiorentinaFIRENZE – Parlare di campo stregato forse è poco; parlare di una gara decisa da un rigore difficile da comprendere non così tanto. Montella boccia Matri e premia Matos; Guidolin perde la colonia italiana. Fuori Domizzi, Pinzi e Di Natale, dentro Bubnjic, Badu e Muriel. Il copione è subito chiarissimo. La Fiorentina crea, ma è l’Udinese a creare i grattacapi più grandi in ripartenza. I viola con il passare del tempo però prendono in mano le redini del gioco, con Matos che si dimostra anch’esso impreciso come Matri, ma al contempo molto più pericoloso del suo concorrente. Sembrerà un paradosso, ma è così e lo si vede in campo. Scuffet risponde sempre presente prolungando la sua imbattibilità, che crolla inesorabilmente a 314 minuti, precisamente al 25′ della prima frazione, quando Cuadrado riceve dai 30 metri, salta Badu e tira in porta.

Rispetto al gol segnato in Coppa in quella stessa porta la conclusione è molle e prevedibile, ma resa letale dalla deviazione di testa di Danilo, che mette ko il suo portiere per il gol dell’1-0, il sesto in campionato per il colombiano, che esulta con un balletto apprezzato anche da Rossi in tribuna. I ragazzi di Montella si godono il vantaggio e addormentano il match, con l’Udinese che fa un po’ di fatica a riprendere le misure agli avversari. Nel finale Pereyra ci prova di testa su cross di Heurtaux, senza fortuna però.

Nella ripresa la verve di Bruno Fernandes aiuta i bianconeri a creare qualche occasione. Il baricentro si alza e la Fiorentina rischia di prendere gol proprio con un destro del portoghese che sfila non lontanissimo dal palo della porta difesa da Neto. La risposta dei padroni di casa è affidata ancora a Matos, la cui girata spaventa Scuffet ma sfila in maniera molto similare alla conclusione di Bruno Fernandes alla destra del palo della porta di Scuffet. Muriel lì davanti non brilla e sembra abbandonato al suo destino. Guidolin prova allora a cambiare modulo con Lazzari al posto di Bubnjic. Il 4-3-2-1 risveglia i bianconeri che però non pungono in maniera particolare. La gara vive di un sottilissimo equilibrio, rotto però da un fischio inaspettato. Cuadrado prende il tempo a Danilo che lo controlla; il colombiano vola in area in maniera decisamente esagerata rispetto al contatto. Per Celi non ci sono dubbi: rigore e giallo per Danilo. Decisione che definire generosa è un grande eufemismo.

Dopo l’errore, Pizarro lascia a Rodriguez l’incombenza del rigore. L’argentino non ha pietà e spiazza Scuffet realizzando il terzo gol del suo campionato. Nono rigore concesso ai viola, ottavo realizzato. Di sicuro il meno netto. L’episodio non gela l’Udinese, che rimette in piedi il match grazie alla premiata ditta Allan-Bruno Fernandes. Il brasiliano strappa un pallone a Wolski e lo cede al portoghese, che scaglia un destro micidiale, forse sporcato da Pasqual, all’incrocio dei pali da posizione defilata. Quarto centro per il classe ’94, che riaccende le speranze delle zebrette, rinvigorite dalla clamorosa traversa centrata da Cuadrado a porta vuota su un bell’assist di Ambrosini. Gli ospiti ci provano fino alla fine del sesto minuto di recupero e quasi ci riescono: sul corner di Muriel svetta Heurtaux, con la sfera che finisce a lato di pochissimo nel boato di gioia del Franchi. Finisce così, ancora con un 2-1. La Fiorentina consolida il quarto posto e l’Udinese torna ancora una volta a casa da Firenze con la borsa piena di rimpianti e recriminazioni.

[Sito Ufficiale Udinese Calcio – Fonte: www.udinese.it]