Gastaldello: “Il nostro obiettivo resta la salvezza”

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logo-sampdoriaDopo quasi due mesi di vacanza la truppa doriana è quasi pronta a ripartire. La scorsa stagione è stata ricca di alti e bassi ma ha visto la Sampdoria raggiungere comunque l’obiettivo stabilito. Per analizzare il campionato passato, le prime mosse di mercato e il futuro della squadra blucerchiata, Sampdorianews.net ha intervistato in esclusiva il capitano Daniele Gastaldello, ecco le sue dichiarazioni:

Daniele hai compiuto da poco trent’anni: guardandoti indietro cosa senti di aver dato e di poter ancora dare alla Sampdoria?

“Mi sembra finora di aver dato tanto soprattutto dal punto di vista dell’impegno che è la cosa più importante, quello che potrò ancora dare sarà senz’altro ancora tanto impegno e siccome ormai penso di essere arrivato all’apice della mia crescita, anche la giusta esperienza e il giusto insegnamento nei confronti dei giovani”.

Tra pochi giorni riprenderanno gli allenamenti in vista della prossima stagione, pronto a ricominciare?

“Sì, ci godiamo gli ultimi giorni di vacanza che poi quando si inizia si fa fatica sul serio. Quello dell’anno scorso è stato un campionato molto duro, c’è stato tanto da imparare perchè abbiamo commesso tanti errori e ci ha permesso di crescere tanto tutti quanti sotto vari punti di vista. L’anno prossimo dovremo fare tesoro degli errori che abbiamo fatto per cercare di non ripeterli e soprattutto continuare a migliorare perchè la nostra squadra, anche se deve essere completata, ha tanti elementi che possono crescere tanto ed è giusto che lo facciano”.

L’obiettivo della scorsa stagione era una salvezza tranquilla, pensi che nel prossimo campionato l’asticella si possa alzare?

“Io penso che in questo momento se guardiamo la situazione generale delle squadre di Serie A il nostro obiettivo deve essere la salvezza, raggiunta magari in maniera diversa rispetto all’anno scorso. Nella passata stagione abbiamo avuto un avvio importante, poi una parte centrale di stagione così così e la ripresa con Rossi ed infine un finale di campionato non buono: ci sono ancora tante cose da migliorare e la salvezza nel prossimo campionato dovremo raggiungerla in un’altra maniera, facendo un campionato costante e tranquillo arrivando in fondo senza troppe ansie”.

Alla Samp sono tornati Regini ed Eramo ed è stato acquistato l’intero cartellino di Sansone: come giudichi le prime mosse di mercato della Samp?

“Sono state mosse importantissime. Regini ed Eramo sono due ottimi giocatori e l’hanno dimostrato negli ultimi camponati di Serie B e hanno anche l’età giusta per potersi confermare in Serie A, in questo senso la Samp è la squadra ideale per mettersi in mostra; mentre Sansone già lo conosciamo perchè è stato con noi gli ultimi sei mesi e tutti noi, anche i tifosi, hanno potuto apprezzare le sue qualità che sono uniche perchè è un giocatore rapido, bravo nell’uno contro uno, riesce a fare l’assist e in più si sacrifica per la squadra”.

Partire già dal ritiro con Rossi vi aiuterà molto…

“Conoscere già l’allenatore e sapere cosa vuole sarà indubbiamente un vantaggio per noi. Sarà la prima volta in ritiro con lui ma io di ritiri ne ho fatti molti e bene o male le cose che cambiano da un allenatore all’altro sono poche. In ritiro si va per faticare e per mettere la benzina sufficiente a far andare il motore tutto l’anno, sappiamo che ci aspetta un mese di lavoro duro”.

In questi mesi si è detto molto sul destino di Zaza che al momento è ancora un giocatore della Samp: da capitano cosa ti senti di dire?

“Non mi va tanto di appesantire questa situazione perchè si sono dette tante cose e non si può mai sapere qual’è la verità. Io a Zaza avevo dato un consiglio tempo fa quando c’erano state le prime voci di una conferma alla Samp e dell’interessamento di grandi squadre, comunque lo ripeto e se lo vedrò in ritiro glielo dirò personalmente: per un giovane di valore come lui una società importante come la Sampdoria non la si trova tutti i giorni. E’ vero che lo cercano Juve, Milan e Inter però io penso che la fiducia e la possibilità di giocare che gli possa offrire la Sampdoria non la  trovi altrove. Prima di rifiutare la Sampdoria e snobbarci che ci pensi bene”.

Poli invece sembra da tempo promesso al Milan…

“Eh lo vedremo. Il futuro non riesco a prevederlo ma vedo bene il passato. Andrea nella scorsa stagione ha fatto un gran campionato crescendo molto e riuscendo a rimanere costante durante tutto l’anno. Potenzialmente Poli può giocare in una grande squadra però il mercato sappiamo com’è fatto, tante cose possono cambiare all’ultimo per cui vedremo”.

Conosci bene Cassano. Il Parma per lui può essere l’ambiente ideale per rilanciarsi come fu la Sampdoria anni fa?

“Tutto dipenderà dalle sue motivazioni e da come lo accoglieranno nell’ambiente Parma. Da noi Antonio ha reso molto prima di tutto perchè dal punto di vista calcistico è un campione e poi un grande merito va dato anche alla società, intesa come tutte le persone che lavorano intorno a noi, persone che sono state molto vicine a lui e che l’hanno fatto sentire importante e a cui lui è rimasto molto legato”.

Parlando di Icardi non ti sembra un pò un azzardo essere andato all’Inter così giovane dal momento che poi è arrivato Mazzarri, un allenatore da sempre poco propenso a contare da subito sui giovani?

“No non penso. Ho conosciuto quest’anno Mauro e ha delle grande qualità Quest’anno ha dimostrato molto e ora spetta a lui confermarsi. Per quanto riguarda Mazzarri io penso che un allenatore faccia giocare chi se lo merita che abbia 30 anni o 20. Sono dell’idea che se Mauro va all’Inter con la testa giusta e la voglia di sacrificarsi che ha mostrato nei primi mesi da noi sono convinto che avrà le sue opportunità anche se non sarà facile”.

Il tuo contratto scadrà nel 2016, pensi che riuscirai a giocare nel nuovo stadio della Samp prima della scadenza?

“E’ una domanda da fare al Presidente non a me (ride n.d.r.). E’ da quando sono arrivato sei anni fa che sento parlare del progetto stadio e del centro sportivo e ancora non sono stati fatti. Purtroppo a Genova sappiamo come funziona e che non è facile, il Presidente Edoardo e soprattutto anche papà Riccardo si sono battuti per il nuovo stadio. Io lo spero tanto perchè sarebbe bellissimo da capitano testare per primo il nuovo stadio”.

Magari intitolandolo proprio a Riccardo Garrone…

“Quello penso sarebbe il minimo per tutta la battaglia che ha fatto per il nuovo stadio. Anche appena arrivato sei anni fa leggevo della sua grande voglia di creare questo nuovo impianto e se un giorno dovesse essere fatto il grosso del merito sarebbe suo e intitolarlo a lui sarebbe davvero un bel regalo visto che è sempre stato il suo pallino”.

[Filippo Montelatici – Fonte: www.sampdorianews.net]