Gastaldello suona la carica dopo Verona: “Se rendiamo per quel che valiamo, per gli altri è dura”

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Sono passati ben 44 giorni dal giorno in cui Daniele Gastaldello dovette lasciare anzitempo il terreno di gioco a causa di un brutto infortunio rimediato durante la gara di Coppa Italia contro l’Empoli. Un periodo indubbiamente lungo e difficile per un ragazzo abituato, come lui, ad essere una colonna imprescindibile della formazione blucerchiata. Il suo rientro in campo a Verona purtroppo non ha coinciso con una vittoria, ma non è passato certamente inosservato sia per la fascia da capitano al braccio (dovuta all’assenza per infortunio di Palombo) sia per la qualità della sua prestazione.

Come traspare dalle dichiarazioni rilasciate al Corriere Mercantile in una lunga intervista, il difensore di Camposampiero mordeva il freno dopo un mese e mezzo di stop forzato: “Non vedevo l’ora di rientrare in campo a dare una mano alla squadra, nella fase iniziale di un campionato che bisogna saper interpretare nel modo giusto. La B è un torneo duro, complicato, bisogna sempre dare il massimo per venirne fuori, con la giusta umiltà e lo spirito di sacrificio che serve. La qualità non è certo quella della A, perciò penso che noi possiamo e dobbiamo far valere le nostre doti tecniche: riuscendo a metterle in campo complicheremo parecchio la vita ai nostri avversari. Credo che il livello tecnico si sia ulteriormente impoverito e dobbiamo far sì che una squadra ricca di valori come la nostra riesca a imporsi”.

Gastaldello al suo rientro ha confermato di essere un elemento importantissimo della retroguardia blucerchiata e ha dimostrato di essere già in buone condizioni di forma: “Sono contento, aver giocato tutta la partita dopo un mese e mezzo di assenza mi sembra una gran cosa. Io mi sentivo bene, mi ero allenato nella maniera giusta, mi ero messo a disposizione del mister. Ma poi in campo bisogna vedere come vanno le cose. Non ero sicuro di riuscirci e invece è andata bene”.

Il numero 28 si dice un po’ rammaricato per non essere riuscito ad ottenere bottino pieno e analizza così la gara del Bentegodi :
“Peccato non aver chiuso in vantaggio il primo tempo, giocato nel modo giusto, rischiando poco o niente, sempre in avanti per creare difficoltà al Verona. Poi purtroppo alla lunga abbiamo avuto una flessione. Abbiamo avuto un atteggiamento forse troppo remissivo, ci siamo abbassati e questo non va bene, dobbiamo migliorare nella tenuta agonistica e non avere assolutamente abbassamenti di tensione”.

Tra le cause dell’evidente calo nel secondo tempo anche una condizione atletica non ottimale di molti elementi anche se Gastaldello non cerca alibi: “Non eravamo pochi ad avere qualche difficoltà a misurarci con i 90 minuti, ma questo non conta. Dobbiamo sicuramente migliorare dal punto di vista del gioco e della personalità, soprattutto quando siamo noi ad avere il possesso del pallone. Abbiamo tutti i mezzi per mettere in difficoltà gli avversari ma stavolta non l’abbiamo fatto”.

Interpellato in merito al peso di possibili strascischi della retrocessione sulle prestazioni della squadra, il centrale veneto si mostra scettico e non manca di elogiare il lavoro di Atzori: “Direi che da questo punto di vista siamo cresciuti molto, anche orima di Verona ho visto segnali giusti per quanto riguarda la tenuta mentale, si gioca con le giuste motivazioni e l’impegno adeguato. Perciò non mi preoccupo assolutamente. I miglioramenti devono arrivare in altri aspetti, il mister sta facendo un ottimo lavoro e ci ha aiutato molto a ritrovare la mentalità adatta. Sta a noi progredire, però ho visto grossi passi avanti, di partita in partita”.

L’obiettivo stagionale della Samp non è certamente un mistero e posto di fronte ad una domanda secca sulle possibilità di promozione, Daniele risponde con grande pragmatismo e altrettanta determinazione: “Nel calcio non c’è mai nulla di scontato, che sia A o B però, senza nulla togliere alle altre squadre, noi siamo la Sampdoria e dobbiamo metterci la giusta voglia di vincere, mettendo il cento per cento di noi stessi. Se rendiamo per quel che valiamo, per gli altri è dura“.

[Paolo Muzio – Fonte: www.sampdorianews.net]