Gattuso: “Il Milan ha poca esperienza ma può dire la sua”

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Gattuso: "Il Milan ha poca esperienza ma può dire la sua"Il tecnico rossonero ha sottolineato che la sua squadra ha molto meno esperienza degli inglesi cosi come lui è un novellino rispetto a Wenger. Ma pensa che comunque potrà disputare una buona partita e giocarsi la qualificazione

MILANO – Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Arsenal, Gennaro Gattuso, allenatore  del Milan, dopo un inevitabile ricordo di Davide Astori, ha analizzato la gara.

Il tecnico rossonero ha spiegato che per quanto stia attraversando un momento di difficoltà, l’Arsenal resta una squadra forte, di qualità, con tanti campioni. E che non bisogna dimenticare che in Europa League ha segnato 18 gol. É guidata da un allenatore, Wenger, che ha vinto tanto in carriera e allena lo stesso club da 23 anni. Lui, invece, pur avendo una mentalità più fresca, è soltanto agli inizi. “Rispetto a Wenger sono nella categoria pulcini come allenatore”.

Anche il Milan, eccezion fatta per Biglia e Bonucci, è una squadra di 23/24 anni senza esperienza. Ai suoi, pertanto, Gattuso chiederà la massima attenzione e di affrontare la gara con senso di appartenenza e orgoglio. “Ce le possiamo giocare alla grande”

Sul piano tecnico vuole che i suoi ragazzi siano bravi a non subire gli avversari, “che tengano la palla e li facciano correre perchè a loro non piace”. E soprattutto che giochino la loro partita perchè il Milan, che nel turno precedente ha eliminato il Ludogorets,  ha grandissime qualità per mettere in difficoltà l’Arsenal. Ha dichiarato che dirà loro di vivere la partita con grande gioia. “La tensione in una squadra c’è sempre, ognuno la gestisce a modo suo, ma bisogna viverla. Essere contenti di giocare una partita così, ci sono giocatori che la sognano per una vita senza giocarla mai una partita così”. Gattuso è convinto che soltanto vivendola si possa dare il massimo senza pensare alle cose negative nel momento degli errori, ma anzi mettendoci una pezza. Eppoi ci saranno 70 mila tifosi tutti per loro, saranno il valore aggiunto.

L’importanza del gruppo

Il tecnico ha poi invitato la stampa a smettere di parlare dei singoli, con riferimento a Cutrone che spesso viene considerato il salvatore. “Siamo una squadra che lavora tutta assieme -ha detto- Ogni singolo giocatore si deve mettere a disposizione della squadra. A noi interessa solo il collettivo”.