Genoa, Marino: “Siamo in emergenza, non so neppure se schiererò il tridente”

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QUI PEGLI – «Siamo in emergenza, ci vuole sacrificio da parte di tutta la squadra». Nella consueta conferenza stampa prepartita Pasquale Marino esorta i suoi uomini ad essere umili e prudenti contro l’Udinese domani, a causa delle numerose assenze soprattutto in difesa. «Dainelli non recupera – ha sottolineato il tecnico del Genoa – e niente da fare anche per Antonelli. Si aggiungono a Bovo e Kaladze». E Palacio? «Bisognerà vedere quanti minuti potrà garantire» risponde l’allenatore. Al di là dello stato di emergenza, Marino sembra essere ancora più abbottonato del solito: tutela in modo molto stretto le sue mosse. Un atteggiamento più che ovvio, considerato che domani al Tempio di Marassi giocherà la terza in classifica che esprime il miglior gioco del campionato. «Non so neppure se schiererò il tridente» aggiunge. E prega i cronisti: «Non voglio parlare di mercato, prima di questa partita così importante». Conta molto sull’apporto del pubblico: «Sarà emozionante giocare a Marassi, davanti ai nostri tifosi che ci inciteranno per tutta la partita. Dovremo avere un atteggiamento ben diverso rispetto a Cagliari».

Marino ritorna poi sui “buchi” aperti in difesa con le assenze di Dainelli, Kaladze e Antonelli. Ma non parla della “pazza” idea di schierare Rossi nel reparto arretrato: «Di sicuro non butterò nella mischia alcuni giovani allo sbaraglio contro i grandi attaccanti che possiede l’avversario». E ribadisce: «Non voglio parlare della formazione, né della difesa schierata con tre o quattro elementi. I miei uomini lo sapranno soltanto domani». Una sola certezza: «Considerato il momento di emergenza giocherà sicuramente Biondini a centrocampo. Ci voleva proprio uno come lui». Infine un ricordo di Udine, dove ha trascorso quasi tre anni della sua carriera: «Ho bellissimi ricordi della città, dell’Udinese e di tutto l’ambiente».

[Alessandro Casu – Fonte: www.pianetagenoa1893.net]