Genoa-Milan 1-2: i rossoneri tornano in corsa per l’Europa League

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logo-milanI risultati del week end hanno reso la zona Europa League estremamente fluida regalando nuove speranze di rimonta al Milan. L’impegno di questa sera, a Marassi, contro il Genoa è tuttavia di quelli da prendere con le molle, i ragazzi di Gasperini hanno infatti appena 3 punti meno di quelli di Seedorf, anche se negli ultimi tempi hanno un po’ perso quella solidità e positività che ne ha fatto una compagine comunque difficilmente superabile.

La correzione del modulo, caldeggiata forse da Tassotti, permette di essere più equilibrati e corti, più protetti in fase difensiva e ugualmente, se non maggiormente, efficaci in attacco. Mentre si diffondono le voci di un’offerta di 300 milioni per il 51% delle quote del Milan da parte del tycoon di Singapore Peter Lim, Seedorf si trova a dover fare a meno di Balotellli, fermato da un nuovo problema fisico e che si accomoda in panchina dando il via libera a Pazzini.

Queste dunque le formazioni che scendono in campo nella dolce e temperata serata ligure:

GENOA: Perin; Burdisso, De Maio, Marchese; Motta, Bertolacci, Sturaro, Antonelli; Fetfatzidis, Gilardino, Sculli.

MILAN: Abbiati; Bonera, Mexes, Rami, Constant; Montolivo, De Jong; Honda, Kakà, Taarabt; Pazzini.

Si comincia su ritmi alti con le squadre che si affrontano a viso aperto, cortissime e aggressive, ma fatalmente entrambe difettano nell’ultimo passaggio e, conseguentemente, nelle conclusioni a rete. La partita è equilibrata e divertente, il Milan manovra bene sulle fasce mentre al centro Kakà e Taarabt impegnano i centrali, fatica invece Honda, l’unico che non riesce ad incidere, al 20′ uno splendido movimento di Kakà fa pervenire la sfera a Taarabt che controlla, si accentra e, al limite dell’area, calcia con precisione chirurgica, Perin è battuto e i rossoneri sono in vantaggio grazie al terzo sigillo del fantasista in campionato.

La reazione del Genoa stenta a concretizzarsi, il Milan è ben messo in campo, presidia al meglio ogni settore, aggredisce e difende alto il giusto, se un appunto si può fare ai rossoneri è semmai quello di non arrivare più al tiro. Dopo il 35′ si accende, improvvisamente ed imprevedibilmente,  il Genoa che mette all’angolo l’avversario e lo aggredisce d’ogni parte, al 37′ splendida conclusione di Bertolacci che sfila appena a lato, al 39′ ci riprova ancora Bertolacci, ma questa volta è De Jong a mettere in angolo. Il Milan non riesce più ad uscire e a ripartire, il Genoa spinge ancora sull’acceleratore, salva Abbiati su Sculli,  poi al 42′ rischia la frittata Mexes che, con un improvvido colpo di testa, manda la sfera ad una spanna dal palo, l’ultimo tentativo del tempo è di Marchese che calcia dal limite al 44′, para a terra Abbiati.

La ripresa segue il medesimo copione, Milan raccolto a protezione della propria area, che non riesce più a fare possesso palla e ripartire, e Genoa che attacca a pieno organico a ritmi vertiginosi, al 5′ ci prova il greco Fetfatzidis, risponde con i pugni Abbiati, al 7′, sugli sviluppi di un corner, è De Maio a saltare più alto di tutti, la sua deviazione di testa termina però sopra la trasversale.

Imprevedibilmente, al 10′,  un lungo lancio dalle retrovie trova Honda oltre la mediana, buono il suo controllo prima a saltare l’ultimo difensore, poi a superare Perin in uscita disperata con un pregevole tocco a scavalcare, inutile il tentativo in scivolata di Sculli che non riesce a togliere la sfera dalla porta, 2-0 e primo gol in campionato per il giapponese. Dopo un tiro-cross di Honda che sfila appena a lato con Perin immobile, il Genoa si rende ancora pericoloso, prima con una conclusione centrale di Gilardino, che Abbiati riesce a controllare senza troppi patemi, poi con un salvataggio, quasi alla disperata di Mexes, in anticipo, di testa,  ancora su Gilardino.

Dopo una fase in cui il Genoa sembra accusare il colpo del secondo gol subito, al 27′, sugli sviluppi di un corner, si coordina magnificamente in girata acrobatica Motta che colpisce la traversa, la sfera picchia sulla gamba di Abbiati e si insacca per il 2-1 che riapre i giochi. Entra Balotelli per Pazzini ed il Genoa sfiora subito il pari con Sturaro che con un tiro a giro obbliga Abbiati ad un intervento straordinario, sul proseguo dell’azione è Mexes a salvare di testa, quasi sulla linea di porta, su un colpo di testa ravvicinato.

Al 35′ è Centurion a calciare dal limite, blocca a terra Abbiati, la difesa rossonera è sempre in grande difficoltà, protesta 1′ dopo il Milan per un fallo di mano di un difensore ligure su una conclusione dal limite di Taarabt, che lascia il posto al 37′ a Birsa, mentre nel Genoa entrano Calaiò e poi Konatè. Il Genoa è sempre pericoloso e continua a giocare su ritmi elevati fino alla fine, i rossoneri difendono con grande difficoltà ma sempre compatti e con massima applicazione, al 43′ Kakà lascia il campo per Poli.

Vince dunque il Milan che arriva al terzo successo di fila, per la prima volta in stagione, e lo fa al termine di un match tiratissimo e, per larga parte del tempo, sofferto. Il Genoa infatti, dopo una prima mezzora in cui ha faticato a trovare la posizione e i ritmi giusti, ha poi attaccato per oltre un’ora con grande continuità rendendosi più volte pericoloso e mancando il pareggio, che non avrebbe demeritato,  in più d’un ‘occasione, fermato da un Abbiati in serata di gran vena.

I rossoneri, nonostante la grande sofferenza, sintomo di una certa  incapacità ad avere il pieno controllo della partita, continuano tuttavia a crescere in compattezza, equilibrio, vis agonistica e convinzione, dimostrandosi, una volta tanto, anche estremamente cinici. La lotta per l’Europa League ha dunque ora un nuovo attore, il Milan, distante adesso 5 punti da Inter e Parma!

[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]