Giovinco, il gioco delle parti

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D’Amico e Pasqualin, procuratori contro: alla base del lungo tira e molla sul futuro del fantasista bianconero, ci sarebbe il disaccordo tra i due agenti che curano gli interessi dello stesso. La notizia è trapelata nella mattinata di ieri e in serata la redazione di Tuttobari.com ha raccolto importanti conferme in tal senso.

Dunque la destinazione della formica atomica è legata non solo alla sua volontà, come da più parti avevano lasciato intendere, ma anche e soprattutto dalla valenza dell’ascendente dei suoi due procuratori. Da una parte c’è D’Amico che appoggia la volontà del calciatore, il quale ha già da alcuni giorni fatto sapere di essere affascinato dal progetto Ventura e accattivato dal Bari, i suoi tifosi e la sua città. Dall’altra, invece, c’è un Pasqualin che sta facendo, più che gli interessi di Seba, quelli della Juventus.

E’ risaputo che i bianconeri hanno il mercato in stallo, per via della mancanza della liquidità necessaria a centrare gli ultimi obiettivi di mercato (Krasic su tutti). Liquidità che può arrivare solo dalle cessioni di quegli elementi che non rientrano nel disegno tattico del nuovo tecnico Del Neri (Grosso, Camoranesi, Salihamdizic e appunto Giovinco). Ecco allora che la proposta del Parma per arrivare a Giovinco (cessione in comproprietà, il Bari invece lo prenderebbe in prestito con diritto di riscatto della metà), viene vista da Pasqualin come un’opportunità per la Juve.

Ciò che non convincerebbe ancora, sarebbe la modalità di pagamento: il Parma infatti vorrebbe acquistare la metà del calciatore con un pagamento pluriennale che la Juve non gradirebbe. Si spiegherebbe così il senso della pista-Genoa: Pasqualin avrebbe proposto Giovinco a Preziosi, che si sarebbe detto interessato ma al momento resterebbe comunque alla finestra.

Il destino di Sebastian è in bilico e tiene in bilico anche lo sviluppo del mercato biancorosso. In questo momento, qualsiasi ipotesi sulla destinazione finale del piccolo trequartista sarebbe azzardata: non resta che aspettare che la riserva venga sciolta definitivamente.

Ieri il duo Ventura-Angelozzi, dopo un primo comprensibile momento di sbandamento, causato dall’annuncio della presa di una settimana di tempo da parte dell’entourage del calciatore, ha riallacciato con la Roma il discorso per l’esterno Alessio Cerci, da sempre un pallino dell’allenatore ligure. Il calciatore seguirebbe Ventura a Bari ma è in ostaggio del suo stesso contratto, che andrà in scadenza a giugno 2011 e per il quale a tutt’oggi non pare scorgersi una soluzione all’orizzonte. E allora Angelozzi si starebbe orientando sul mercato europeo, dove sta trattando un calciatore che farebbe al caso di Ventura. Sul suo nome c’è il massimo riserbo, ma si tratterebbe comunque di una punta, il che implicherebbe il dirottamento di Ghezzal nel ruolo di esterno sinistro.

[Mauro Solazzo – Fonte: www.tuttobari.com]