Sono sette i top riders: Juan Ayuso, Egan Bernal, Richard Carapaz, Giulio Ciccone, Thomas Pidcock, Primož Roglič, Wout Van Aert
TIRANA – Il Giro d’Italia, che prenderà il via domani con la Durazzo-Tirana di 160 km, ha visto oggi sette top riders parlare in conferenza stampa. Ecco le loro dichiarazioni alla vigilia della frazione inaugurale.
Primož Roglič: “Il chilometro Red Bull è una bella sorpresa, spero sia divertente e porti azione, ma spero anche di non dover proprio sprintare lì! È interessante correre contro il mio ex compagno di squadra Wout Van Aert. Per me è più di un semplice corridore. Avrà sicuramente le sue occasioni in questo Giro”.
Wout Van Aert: “Abbiamo provato il finale della prima tappa a Tirana. È stato utile vedere la salita: mi è sembrata abbastanza dura, con uno strappo iniziale ripido e poi una lunga discesa fino all’arrivo. Vedo una buona possibilità per gli attaccanti di arrivare fino in fondo. Abbiamo una squadra molto forte, con corridori adatti a tutti i tipi di terreno, ci saranno occasioni ogni giorno. La mia preparazione non è stata ideale, ma qui in Albania sono curioso di scoprire nuove culture e nuove strade”.
Juan Ayuso: “Correre qui è diverso rispetto alla Volta Catalunya. Il Giro è più duro e più lungo. Devo stare attento ogni giorno. Già domani ci aspetta una tappa importante, in cui si può perdere più di quanto si possa guadagnare. Spero che la cronometro di sabato vada a mio favore. Alla Vuelta nel 2022 e nel 2023 l’età poteva essere un fattore, ma ora, al mio quarto Grande Giro, se dovessi crollare nell’ultima settimana, non sarà per colpa dell’età”.
Egan Bernal: “Sto ancora lottando con me stesso per vincere un altro Grande Giro. Non so se sono ancora in grado di farlo o no, ma è il mio obiettivo. So per certo che oggi mi godo il ciclismo più di quando vincevo. Con il supporto del team, ho fatto una preparazione davvero ottima nelle ultime due settimane. Il nuovo design della mia maglia da campione nazionale richiama la squadra Café de Colombia degli anni ’80 e ’90. È stata quella maglia a ispirarmi a diventare ciclista, e ora provo a fare lo stesso con la prossima generazione”.
Thomas Pidcock: “Voglio godermi questo Giro e provarci ogni giorno. Le occasioni arriveranno se avrò questo atteggiamento. Dopo le Classiche delle Ardenne sono in buona forma. Non vedo l’ora di affrontare il mio primo Giro. Ho un bel rapporto con l’Italia, fin da quando ho vinto il Giro Next Gen. Quest’anno sto facendo corse che sognavo da tempo, e sono emozionato di avere finalmente questa opportunità”.
Giulio Ciccone: “Sicuramente domani sarà una giornata nervosa. Abbiamo una squadra forte e correremo per Mads [Pedersen]. Ma non siamo gli unici con ambizioni, sarà una tappa veloce e tirata. Sulla salita dobbiamo farci trovare pronti”.
Richard Carapaz: “Quando correremo su suolo italiano, affronteremo strade che conosco bene, ma in Albania sarà tutto nuovo per me, devo ancora scoprire quelsto ambiente. Ogni tappa sarà importante. Il finale della nona tappa a Siena, con gli sterrati che conosciamo dalle Strade Bianche, è uno di quelli che può creare distacchi tra gli uomini di classifica”.