Gli interisti fanno festa. Offre Ranocchia

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Di nuovo in piedi. Magari barcollando ancora un po’, soprattutto nel primo tempo, dove comunque il gol è arrivato in maniera alquanto beffarda, ma poi reagendo alla grande nella ripresa, l’Inter fa sua la lezione di Rocky Balboa: si rialza prontamente dopo la sconfitta con la Juventus e strappa i tre punti alla Fiorentina di Sinisa Mihajlovic, portando così a 5 punti il distacco definitivo dal Milan con le stesse partite disputate.

Le occasioni perché fossero di meno le abbiamo avute, è inutile negarlo, però va bene così, rispetto al profondo rosso nel quale la squadra nerazzurra era precipitata nemmeno troppo tempo fa adesso la situazione pare quasi idilliaca: l’Inter è ritornata a ridosso del Milan, e in questo senso le prossime giornate, calendario alla mano, daranno indicazioni importanti, quasi decisive.

Ma torniamo alla gara di Firenze, una partita che ha offerto spunti già prima del fischio d’inizio: il ritorno in campo di Dejan Stankovic dal primo minuto, con il serbo che malgrado abbia palesato ancora un ritardo di condizione ha provato a dire la sua sfiorando anche il gol con una terrificante conclusione dalla distanza. Soprattutto, l’esordio dal primo minuto di Yuto Nagatomo, il giapponesino che comunque ha svolto in maniera diligente il suo compito, facendosi preferire più nella fase offensiva che in quella difensiva, dove qualche problema nel tenere Montolivo lo ha avuto. E per favorire proprio la sua spinta, Leonardo (che anche questa volta ha perso la voce per incitare i suoi ragazzi, davvero eroico!) ha deciso di spostare Eto’o sull’altro lato, in un ruolo inedito dal quale però è riuscito comunque a fare del male agli avversari (leggi assist per Pazzini, ma non solo).

Ma nel corso della partita, si è imposto all’attenzione di tutti un altro giocatore della squadra nerazzurra, che ha dato vita ad un autentico crescendo rossiniano legittimando perentoriamente tutte le belle parole spese sul suo conto: parlo ovviamente di Andrea Ranocchia, il difensore che ormai ha superato alla grande la fase di ambientamento diventando parte integrante dei meccanismi nerazzurri. Forse non è un caso che la sua prestazione maiuscola sia arrivata proprio oggi, giorno del suo compleanno: Ranocchia, infatti, non poteva forse farsi regalo più bello, prendendo con una debordante personalità le redini di una retroguardia nerazzurra che ha sofferto parecchio nel primo tempo. Aiutando il più esperto Cordoba, talvolta in difficoltà con Gilardino e Mutu, il ragazzo di Bastia Umbra a un certo punto decide di abbassare la sbarra e da quel momento non passa più nemmeno uno spillo, il tutto con una sicurezza e un’abilità tecnica incredibili. Tralasciando l’episodio del gol, dove è stato ingannato dalla finta di Gilardino, la Viola per abbozzare qualche pericolo ha dovuto necessariamente girargli alla larga.

Fa immensamente piacere notare la crescita esponenziale di Ranocchia, soprattutto perché l’Inter ha voluto lui per prendere il delicato ruolo di sostituto del lungodegente Samuel. Fiducia che Andrea sta ripagando ogni giorno di più, con dedizione e umiltà. E’ un ragazzo ancora giovane, potrà magari incappare in una giornata storta (speriamo, ovviamente, il più tardi possibile, ma ricordiamoci che sarà un suo diritto), ma quanto ha fatto vedere sul campo del ‘Franchi’ riempie il cuore di noi interisti. Tutto questo, nella sera dei suoi 23 anni, nella sua serata di festa. E allora, caro Andrea, grazie di cuore per averci invitati tutti…

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]