Gol all’inizio e rigore dubbio, il Napoli non cede ai mastini tedeschi

233

Esame di MATURITA’ superato, con un contorno come quello dei 70.000 non poteva essere altrimenti. Perfino lo “spicchio rosso” dei tifosi tedeschi ha contribuito alla bella serata Champions.

Finalmente riempito il settore ospite con gioia, sorrisi e sportività, e che ha potuto godere delle scenografie partenopee. L’effetto musichetta non è stato del tutto assorbito, ma l’emozione sale forte quando la telecamera fissa i volti dei campioni tedeschi e capisci davvero  contro chi la tua squadra del cuore dovrà vedersela, ed allora ti siedi lentamente sul divano e chiedi a tutti il massimo silenzio

Esame superato dunque, ma ci pensate? Le famose domande trabocchetto del professore e tu che resti a bocca aperta dopo che hai messo sotto sopra libri su libri. E’ quello che accadeva esattamente al Napoli, su, pensateci ora,a mente fredda, 2 colpi assestati al mento che potevano mandare K.O. qualunque formazione. Il primo gancio arriva dopo neanche 2’, il Bayern temuto e riverito è già in vantaggio con Kross, arrivato centralmente libero, come un treno in corsa infilando De Sanctis. Una botta tremenda, tutti ne risentono squadra e pubblico, e tutti insieme si rialzano, senza dare il fianco ai campioni tedeschi. Trabocchetto numero 2, nella ripresa col gioco che era ormai ripartito arriva il secondo pugno in faccia col calcio di rigore fischiato contro gli azzurri per un fallo di braccio di Cannavaro. Guardi il cronometro e ti accorgi che siamo negli stessi minuti del primo gol del Bayern, una maledizione ti viene da pensare.

Ma questa volta il protagonista assoluto e colui che più di tutti per caparbietà e rendimento merita il proscenio continentale, ovvero il portierone Morgan De Sanctis, il quale ipnotizza il cecchino Gomez e gli para letteralmente la palla timida e lenta. C’è il secondo boato, e come se avesse segnato Cavani, tutti respirano e riprendono a urlare.

A quel punto ogni più pessimista tifoso si fa i conti e comincia a sperare, a credere che si possa battere questa corazzata che a centrocampo ha spezzato le velleità di Inler e messo in confusione più volte Gargano.

Ma forse era chiedere troppo, Inler e Hamsik non hanno fatto ancora il salto di qualità ai massimi livelli, e di fronte non c’era la squadra della parrocchia ma dei veri mastini che non perdono mai la trebisonda, di fronte c’erano coloro che senza mezzi termini puntano alla FINALE. E perché sono forti e mancavano di un altro perno “cattivo e risolutore” come Robben. Sia perché la finale di Maggio si farà in casa loro, proprio nell’avveniristico stadio dell’Allianz Arena. Politicamente il Bayern è ben visto ai piani alti dell’Uefa, da Beckembauer ad altre stelle del passato, tutte impegnate in compiti amministrativi in campi calcistico.

Al ritorno mancherà il capitano Paolo, ammonito e diffidato non potrà essere della partita. E qui forse potremo tastare Fernandez, e quanto valgono i nuovi arrivi di fronte a prove di altissimo livello. Pensiamo pure amici del portale, che nei minuti finali quando potevi subìre la beffa, Mazzarri ha fatto uscire Cavani poi Hamsik, poi Inler, cosa impensabile lo scorso anno, e quei pochi minuti per Santana, Mascara e Dzemaili sono la prova del gruppo che deve trovarsi pronto senza tentennamenti.

Peccato per la vittoria in extremis del City che metterà un po’ di pressione alla gara del Napoli nell’inferno di Monaco. Se Mancini troverà un’altra vittoria in terra spagnola al San Paolo sarà davvero una notte da batticuore per l’assegnazione del 2° posto, ma è davvero presto per parlarne.

Il Napoli cosa importante,  ha corroborato e confermato le belle parole che per lui hanno speso fior di allenatori e calciatori di mezza Europa.

[Peppe Giannotti – Fonte: www.tuttonapoli.net]