Guida tattica di Novara-Inter: occhio soprattutto al … fattore campo

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Ultima spiaggia? Beh, di certo la partita di questa sera è stata dipinta con presagi un po’ troppo foschi per essere solo alla quarta giornata, terza effettiva di campionato. Ma è fuori di dubbio che in questa gara Gian Piero Gasperini si giochi un bel numero delle chips ancora a disposizione per conservare il suo posto sulla panchina dell’Inter. La trasferta di Novara, dove i nerazzurri tornano a giocare dopo oltre mezzo secolo, vale tanto, se proprio non si vuol dire tutto: dopo il pari interno con la Roma, in casa Inter sono ben consci che questa è l’occasione ideale offerta dal calendario per poter finalmente festeggiare la prima vittoria stagionale in gare ufficiali, pur sapendo che di fronte ci sarà una formazione che godrà della spinta di un pubblico che aspettava da troppi anni la massima serie e che accorrerà certamente in  massa per il debutto interno, assai prestigioso, dei bianco blu di Tesser.

COSA FARÀ GASP – E’ praticamente certo che verrà riproposto il modulo 3-5-2 già visto a San Siro sabato scorso contro la formazione di Luis Enrique, quello che alla fine, pur non senza qualche pecca, alla fine ha consentito alla tanto criticata difesa a tre di chiudere senza reti al passivo per la prima volta. Come è quasi certo che farà finalmente il suo debutto in campionato Giampaolo Pazzini, tenuto fuori, con conseguenze anche pesanti per le coronarie dei tifosi, nelle prime due giornate di campionato, e che questa sera si prenderà il suo posto lì davanti, con Zarate a sostegno e Sneijder che presumibilmente si sgancerà dalla linea mediana per spostarsi più vicino al tandem d’attacco. Nagatomo scalerà a destra, possibile fiducia rinnovata per Joel Obi, di nuovo esterno sinistro.  Alvarez, in tribuna sabato, dovrebbe accomodarsi in panchina.

COSA FARA’ TESSER – Per la prima casalinga, il tecnico protagonista della cavalcata trionfale della formazione piemontese, passata nel giro di due stagioni dalla Lega Pro alla Serie A, non dovrebbe mutare sostanzialmente il proprio assetto tattico: indisponibile il solo Pinardi, Tesser dovrebbe proporre come trequartista Andrea Mazzarani, interessante prospetto che lo scorso anno fece piuttosto bene a Modena, a sostegno della coppia d’attacco Meggiorini – Morimoto. Centrocampo con Porcari e Rigoni, duo intoccabile dopo essere stato la chiave di volta della spettacolare promozione nella massima serie, con Radovanovic più di Marianini come terzo elemento. In difesa, possibile fiducia al prodotto del vivaio interista Dellafiore a destra, insieme al trio di esperienza composto da Gemiti, Lisuzzo e Paci davanti al bravo portiere Ujkani.  Dalla panchina possono uscire elementi pericolosi come Jeda e Granoche.

LE CHIAVI TATTICHE – Sul piano delle individualità non c’è partita, almeno sulla carta. Allora, l’Inter dovrà fare principalmente attenzione alla forza del collettivo del Novara, gruppo solido, il cui fulcro è composto da gente che si conosce a memoria dai tempi della Prima Divisione.  Imbrigliare le idee di Porcari e la fantasia di Mazzarani sarà fondamentale per strozzare i buoni propositi dei biancoblu. Chivu, che parte favorito per agire nel tridente difensivo con Lucio e Ranocchia, dovrà arginare la voglia di gol di Riccardo Meggiorini, un altro talento di scuola Inter che attende sempre con particolare fremito le sfide contro l’Inter. Gemiti e Dellafiore sono buoni elementi ma non rapidissimi, quindi sulle fasce possono essere tranquillamente attaccabili. Occhio poi al fattore campo, in tutti i sensi visto che il ‘Silvio Piola’ presenta un terreno di gioco in sintetico, che l’anno scorso in B ha fatto le fortune del Novara che in casa ha perso solo una partita.

IN CONCLUSIONE – Il blitz è necessario, senza ombra di dubbio; ma sarà una partita da giocare con attenzione, dove occorrono concentrazione e servirebbe anche una buona dose di nervi distesi; considerato il momento, però, ci vorrà una seduta di training autogeno particolarmente lunga.

[Christian Liotta – Fonte: www.fcinternews.it]