Il punto sulla 37° giornata

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La penultima giornata di campionato ha ancora pochi verdetti da emanare. Il primo anticipo della giornata vede di fronte Lazio e Genoa.

I biancocelesti inseguono ancora l’obiettivo quarto posto e a spingerli verso la meta ci pensa Hernanes. E’ il brasiliano a prendere per mano i suoi e a chiudere i conti. Biava apre le marcature dopo pochi minuti e Palacio risponde poco dopo. Tommaso Rocchi, con la fascia di capitano al braccio, segna il gol del vantaggio e Hernanes completa la super partita dei biancocelesti con una doppietta. Nel finale è Floro Flores, su tiro di Criscito a fissare il definitivo 4-2. Nell’altro anticipo c’è spazio per la festa scudetto del Milan ai cui “margini” si gioca quella che è poco più di un’amichevole tra i rossoneri ed il Cagliari. E’ una festa anche sul campo per la squadra di Allegri che serve il poker alla sua ex squadra: segnano in serie Robinho, Gattuso, ancora il brasiliano ed infine Seedorf.

In mezzo il gol del trequartista rossoblu Cossu che ha messo  a segno il gol della bandiera. Nel postgara c’è ancora spazio per la passerella dei nuovi campioni d’Italia che hanno festeggiato con tutti i loro tifosi il loro 18° titolo. La domenica si apre con la partita delle 12.30 tra Fiorentina e Bologna, due squadre senza pretese e con un campionato ormai deciso. L’esito è uno scontatissimo pareggio frutto dei gol di Cerci e Ramirez (poi espulso). Di Vaio sbaglia un rigore. Alle 15 vanno in scena una serie di sfide decisive. Il Cesena si salva battendo il già retrocesso Brescia di misura, con l’1-0 firmato da Giaccherini. Nella città romagnola è grande festa in città e sugli spalti. L’Udinese mette le mani sulla prossima Champions League battendo con un secco 2-0 a domicilio, il tranquillo Chievo di Pioli. Segnano Isla con un tocco sotto misura e Asamoah, con un gran sinistro dalla distanza. Si salva il Lecce proprio sul campo dell’odiatissimo Bari. Nel derby tutto pugliese i salentini riscattano la sconfitta dell’andata e battono i galletti con un 2-0. La partita resta sospesa per alcuni minuti per l’esplosione di petardi sotto la porta di Rosarti ma prima Jeda manda in visibilio tutto il salento e poi un’autorete di Andrea Masiello su tiro dello stesso Jeda regala al presidente Semeraro una salvezza che a tratti, in questa stagione, è sembrata insperata.

A fare le spese di questa vittoria dei giallorossi è la Sampdoria che dopo 12 lunghi anni lascia il massimo campionato. A “Marassi” vince anche il Palermo con i gol di Miccoli (leccese d.o.c.) e Pinilla. Inutile il gol doriano di Biabiany. La sconfitta getta nello sconforto mezza Genova per la stagione che era partita dalla Champions League e che è terminata in tragedia sportiva. Altre due sconfitte eccellenti estromettono Roma e Juventus dalla lotta per il quarto posto. I bianconeri capitolano malamente sul campo del Parma producendo pochissimo ed incassando il gol dell’ex avvelenato Giovinco, pr un gol che salva matematicamente i ducali e mette probabilmente la parola fine all’avventura di Del Neri sulla panchina bianconera. I bianconeri restano in corsa solo per un posto in Europa League grazie alla vittoria del Catania sulla Roma di Montella.

I giallorossi, orfani di molti titolari, prima passano in vantaggio al “Massimino” con un gol di Loria ma nella ripresa subiscono l’orgoglio degli etnei e prima Bergessio ed al 95’ Gomez, mettono fine ai sogni di gloria dei giallorossi. Nel posticipo scendono in campo quelle che per tutto l’anno sono state le inseguitrici del Milan campione d’Italia: al “San Paolo” scendono in campo Napoli ed Inter. Ai partenopei basta un punto per raggiungere la matematica certezza dell’accesso diretto in Champions league. I nerazzurri passano in vantaggio con un gran destro di Eto’o da fuori area e poi subiscono il ritorno degli azzurri che si concretizza nel gol del colombiano Zuniga. Il risultato è il più scontato dei pareggi e al “San Paolo” è festa grande per il ritorno nell’Europa che conta.

[Luigi Risucci – Fonte: www.tuttobari.com]