Inter-Fiorentina 2-1: la chiave tattica

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logo-interQuesta sera a San Siro è andato in scena il posticipo della quinta giornata del campionato di Serie A, con l’Inter impegnata in casa con la Fiorentina. Il risultato finale ha visto i nerazzurri vincere in rimonta per 2-1. Mazzarri si fida dei suoi e schiera il 3-5-1-1 visto tutta la stagione, con gli stessi interpreti visti domenica a Reggio contro il Sassuolo. Montella invece propone la difesa a 4, con Tomovic sulla destra, preferito a Roncaglia.  L’atteggiamento chiesto da Mazzarri è quello aggressivo fin dalle prime battute e si nota da Alvarez, che ruba pallla e punta la porta dopo soli 4 secondi di gioco. Anche Guarin e Taider provano spesso, con successo, a sradicare il pallone dai piedi dei viola nella loro metà campo.

Montella pare rinunciare al possesso palla che ha reso famosa la sua gestione e la Viola si rende pericolosa solo nelle azioni di contropiede, propiziate da qualche passaggio orizzontale di troppo di Cambiasso e Taider. La stessa Inter non rinuncia a ripartire, ma spreca un 5 contro 2 con Juan che sbaglia l’ultimo passaggio per Taider, dando la palla troppo lunga (forse anche l’algerino poteva aspettare a tirare verso la porta di Neto). Seconda parte di tempo coi nerazzurri a tenere il pallone e sfruttare il gioco sugli esterni (Jonathan e Nagatomo non sempre precisi, ma molto attivi). Purtroppo i cross in area, anche pericolosi, non vengono sfruttati per la mancanza di una prima punta di peso.

A livello tattico squadre molto concentrate e nerazzurri molto bassi e compatti in fase di non possesso. La ripresa inizia con le stesse formazioni dei primi 45′.  I nerazzurri provano ad essere aggressivi e a tenere il pallino del gioco, ma risultano spesso imprecisi nel fraseggio e nell’uscita del pallone dalla difesa. Montella inverte Borja Valero e Aquilani, ma resta ad aspettare e ripartire. Così approfitta degli spazi in contropiede e la velocità sugli esterni gli permette di arrivare al cross (buco della catena Johnny-Guarin), che poi è causa del rigore, con Juan che atterra Joaquin.

L’Inter prova a reagire e Mazzarri butta dentro Kovacic per Taider e Icardi per un fischiatissimo (senza una ragione precisa) Guarin. Alvarez scala così da mezz’ala sinistra e Kovacic va a destra al posto del Guaro.  All’Inter mancava un gol da calcio da fermo ed è arrivato, almeno sugli sviluppi, quello di Cambiasso. Icardi fa sentire la presenza in area e viene spesso a prendere il pallone per far salire la squadra, era mancata una punta di peso.  Montella effettua due cambi, con Ilicic per Rossi e Vecino al posto di Aquilani. lo schieramento rimane lo stesso, ma Joaquin diventa l’uomo più avanzato. Ora l’Inter è decisamente a trazione anteriore e dalla parte destra Kovacic e soprattutto Jonathan rischiano il bis, con Borja Valero libero di fare il bello e il cattivo tempo e crossare in area; salva Handanovic.  Proprio i maggiori spazi e la rapidità dell’Inter nel riversarsi in contropiede porta Alvarez a mettere un morbidissimo cross per il gol di Jonathan.

Gli ultimi minuti vedono la Fiorentina provare ad attaccare e l’Inter chiusa nella propria metà campo. I nerazzurri falliscono (ed è la seconda volta) il gol in contropiede, con Pereira che non riesca a concretizzare un 2 contro 1. Brividi per i nerazzurri nei minuti finali.

In generale è un Mazzarri che cambia pelle alla sua Inter e non gli uomini. La squadra fa possesso contro i migliori del settore. La Fiorentina è costretta a giocare di rimessa e si rende pericolosa solo in contropiede, approfittando di qualche sbavatura. Manca forse una punta in area a dare peso a un attacco che sembra sterile contro certe difese. Se qualcuno si chiedeva se quest’Inter avesse il carattere per ribaltare una partita il responso è arrivato: ce l’ha. Anche in questo Mazzarri ha fatto centro.

[Luca Pessina – Fonte: www.fcinternews.it]