Inter, passi in avanti per Kondogbia

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Inter logoMILANO – In un momento in cui l’Inter arranca più dal punto di vista dei risultati che delle prestazioni, scivolando sempre verso il basso, c’è chi in casa nerazzurra sta timidamente facendo dei passi avanti dopo una prima fase di stagione piuttosto deficitaria. Trattasi di Geoffrey Kondogbia, fiore all’occhiello della campagna acquisti estiva dell’Inter ma finora rivelatosi un enorme punto di domanda. Negativi i giudizi nei suoi confronti, sia da parte degli organi di informazione sia dei tifosi, che evidentemente speravano di potersi consolare con lui dopo il lungo e infruttuoso flirt con Yaya Touré. Invece tra insufficienze e panchine, l’ex Monaco ha assai di rado contribuito alla causa nerazzurra, anche quando i risultati erano più che soddisfacenti. Prestazioni timorose, errori tecnici inspiegabili, qualche giro a vuoto dal punto di vista tattico e una condizione che ha richiesto troppo tempo prima di raggiungere livelli accettabili hanno forse troppo frettolosamente bollato il suo acquisto come un flop molto costoso.

NULLA DI ECCEZIONALE, MA… – Dopo un gennaio a dir poco drammatico sia per la squadra sia per lui, il francese sta attraversando un periodo positivo. Nulla di eccezionale, il sogno di vederlo dominare a centrocampo come nelle speranze estive è ancora lontano anni luce, ma i timidi segnali di ripresa invogliano a ben sperare nella fine del periodo di adattamento a un calcio estremamente diverso e più complesso da quello a cui è stato finora abituato. Nelle ultime tre partite Kondogbia è sempre stato titolare, a conferma della fiducia che Mancini nutre nei suoi confronti nonostante più di una panchina nel girone d’andata. Contro Chievo, Hellas e Fiorentina l’Inter ha raccolto appena 4 punti ma le statistiche del numero 7 testimoniano il miglioramento delle sueperformance.

FIDUCIA, FINALMENTE – Complessivamente, il fresco 23enne nelle gare di febbraio ha mostrato un’ottima precisione nei passaggi, fondamentale in cui ha spesso zoppicato: percentuale di quelli completati dell’87%, (90% solo contro il Chievo), di cui il 62% in avanti, uno step avanti considerando i troppi alleggerimenti arretrati sul pressing avversario. Da registrare anche un passaggio chiave, quello che ha portato al gol di Brozovic a Firenze nell’unica conclusione in porta della squadra. Bene anche nelle giocate più difficili come i passaggi lunghi: arrivati a destinazione 9 su 11, e si tratta di lanci in media di 40 metri (complessivamente, la media è di 17 metri), che confermano una maggiore confidenza con le proprie capacità. Stesso discorso alla voce ‘dribbling’, anche se il 6 su 10 in quelli riusciti non una percentuale esaltante. In fase di copertura, Kondogbia ha vinto solo 5 tackle su 17 tentati perdendo 4 palloni su 10 in un contrasto di gioco. Tre quelli intercettati, 4 quelli rubatigli.

MA SIA UTILE ALLA SQUADRA – Numeri non certo da leader indiscusso, ma se confrontati con quelli del girone d’andata evidenziano una crescita quanto meno nella personalità. Il limite principale riconosciuto all’ex Monaco è l’eccessiva paura di sbagliare, che sistematicamente lo portava a commettere errori, anche di una banalità sorprendente. Evidentemente in un periodo in cui la squadra non offre spunti apprezzabili anche dal punto di vista dei singoli, lui che ha vissuto periodi difficili ne sta approfittando per risalire la china e a gerarchia di Mancini. Il percorso è ancora lungo e sarebbe gradito che, oltre a essere costante, la crescita del centrocampista possa influire positivamente anche sull’andamento dell’Inter. Peccato che questo non avverrà già sabato contro la Sampdoria, visto che Kondogbia, espulso dopo il fischio finale per un applauso ironico rivolto al contestato Mazzoleni, è stato squalificato per due giornate.

[Redazione Fc Inter News – Fonte: www.fcinternews.it]